Per la cena di Natale non più bufale, ma pesce. Dalle vongole al capitone fino alle orate e al salmone in crosta. Sulle tavole natalizie degli italiani è boom per i piatti di pesce ma, specialmente durante le feste, è importante saperlo scegliere per non farsi imbrogliare. Ne parla su Repubblica Elvira Naselli, che presenta l’opuscolo informativo messo a punto da Assoittica con l’istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana e dispensa qualche consiglio per districarsi nel mare magnum dei preparativi per il cenone. A partire dalla riconoscibilità: il pesce fresco, ad esempio, si distingue sempre per il profumo di mare e il corpo lucido e brillante. @ Ma Natale, si sa, mette a dura prova anche la bilancia. Una settimana di abbuffate basta per danneggiare il controllo della glicemia e la sensibilità all’insulina, ma dai ricercatori della University of Michigan arriva la soluzione. A compensare questi danni metabolici è lo sport: una settimana continuata di attività aerobica come marcia, corsa, cyclette o spininng può evitare i chili di troppo e i danni dei super pranzi. Ma quanta ne serve per i piatti “extra” mangiati durante le feste? Per smaltire un piatto di tortellini servono 30 minuti di corsa, 10 piegamenti sulle gambe e 10 sulle braccia (entrambi ripetuti 3 volte). Stessa cosa per 100 grammi di capitone o un piatto del tradizionale cotechino e lenticchie. (La Repubblica) (E se uno mangia il bollito misto? Deve scalare l'Everest? n.d.r).