La notizia

08.02.2017

Chef in guerra contro i clienti maleducati. Mentre per molti avventori prenotare senza poi presentarsi è un peccato veniale, per chi fa business il “no show”, ovvero la mancata presentazione, può risultare un danno notevole capace di costare fino a 35 mila euro. Lo scrive Andrea Cuomo, che sul Giornale di stamane indica anche i rimedi più utilizzati dai ristoratori per compensare le temutissime sòle; primo in elenco il “Tutti in fila”, che obbliga i clienti a mettersi in coda in attesa del proprio turno. Quindi la richiesta di una caparra a garanzia della prenotazione; lo stalkeraggio, che implica una serie di chiamate frequenti da parte del ristorante per verificare lo stato della prenotazione e infine l’”overbooking”, una metodologia non molto corretta ma frequente, con cui i ristoranti accettano più coperti di quelli a disposizione in modo da assorbire eventuali buche dell’ultimo minuto. E se si presentano tutti? Si offre un bicchiere di vino ai clienti che devono aspettare. (IlGiornale) @ “La qualità è un primato italiano”. Così titola Italia Oggi, che tra le pagine dedicate all’agricoltura presenta i dati del XIV Rapporto Ismea-Qualivita, da cui emerge un vero e proprio boom di Dop e Igp nei consumi e nella grande distribuzione, dove le vendite di prodotti certificati sono cresciute del +5%. Tra i prodotti che hanno registrato le performances migliori i formaggi (+3% in valore e +6,9% in volume) le carni (+16% in valore e +12,4% in volume) e i vini, con gli spumanti in testa (75% di vendite nella Gdo). Un successo confermato anche dalla nascita del primo Forum mondiale delle indicazioni geografiche, in programma i prossimi 11 e 12 aprile a Parma. (Italia Oggi) @ Agricoltura hi-tech, fattorie digitali e pastori “virtuali”. E’ l’obiettivo a cui punta il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, che ha fissato nuovi traguardi per il settore: primo tra tutti, arrivare in pochi anni al 10% della superficie agricola coltivata con esperienze e produzioni legate all’agricoltura di precisione. Una tendenza nata negli USA per fronteggiare i cambiamenti climatici, ma sempre più vicina all’Italia, che presto vedrà impiegati in campi, vigne e allevamenti droni, mappe Gps e telecamere 3D. (Corriere della Sera) 

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