La notizia

17.02.2017

Le palme non piacciono a Milano. E neppure ai milanesi. Continua a far discutere l’installazione del giardino esotico con tanto di palme e banani allestito nei giorni scorsi in piazza Duomo. Un’opera sponsorizzata da Starbucks che ha scatenato le critiche di molti tanto che ieri, a Palazzo Marino, un gruppo di consiglieri comunali di Forza Italia ha fatto irruzione in aula con alcune banane giganti in segno di protesta contro “lo scempio” sistemato ai piedi della madonnina. Una notizia che stamane è ripresa da Libero, dove Massimo Sanvito riporta le ultime dichiarazioni del sindaco Giuseppe Sala che pare già pentito dell’iniziativa, mentre Francesco Specchia, con il simpatico titolo “Adesso tocca romperci le palme” riprende alcune delle critiche più ironiche pubblicate sui social, tra cui quella del giornalista Antonio Polito che ha scritto: “Secoli e secoli per diventare Milano e con le palme sembra il lungomare di Castellammare di Stabia”. E sul Corriere della Sera ne parla anche Francesco Battistini, che, tra critiche e fotomontaggi ripresi dal web inserisce la dichiarazione di un barista della zona, che soddisfatto ha commentato: “Abbiamo venduto il 25% di pizze in più”. @ Dalle palme in piazza Duomo al distretto del gusto “a conduzione famigliare” della famiglia Bulleri, che aggiungerà un altro locale all’universo di Giacomo. Dopo i quattro esercizi (diversi tra loro) già avviati in via Sottocorno, nuova meta cult per i #foodies milanesi, in primavera nella stessa strada arriverà anche una rosticceria, che offrirà cibi da portare via o gustare sul posto in uno dei tavolini sistemati nel giardino interno al locale. (Corriere della Sera) @ Novità anche in casa Barilla. Lo storico marchio della pasta italiana si è detto pronto a investire 50milioni di euro per l’ampliamento del suo stabilimento di sughi per la pasta a Rubbiano. Il nuovo impianto diventerà il più grande centro di produzione di sughi del Vecchio Continente vedrà l’inserimento di circa 60 dipendenti. (QN) @ E se è vero che cibo e vino “made in Italy” sono sempre più richiesti all’estero, con cifre che parlano di export record a 38,4 miliardi di euro (QN), a confermare questo successo è anche l’arrivo Oltremanica di Berberè. Il format delle pizzerie ideato dai fratelli calabresi Matteo e Salvatore Aloe sbarca nel Regno Unito, precisamente nel quartiere londinese di Shoreditch, con un ristorante chiamato “Radio Alice”, in omaggio alla Bologna degli anni Settanta. Il nuovo locale sarà informale, con forno a vista e una web radio che trasmetterà in filodiffusione musica rock, funk ed elettronica. (Corriere della Sera) @ E la cucina italiana vola anche al Culinary Cinema di Berlino, il festival dedicato ai film sul rapporto che unisce uomini e cibo, dove tra le 11 pellicole provenienti da tutto il mondo ce n’è anche una che parla d’Italia. Diretto da Peter Svatek, il film è intitolato Theater of Life e racconta l’esperienza della mensa solidale gestita da Massimo Bottura al Refettorio Ambrosiano in collaborazione con la Caritas, durante e dopo i sei mesi di Expo. (La Stampa)

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content