La notizia

27.02.2017

In Cina spopolano già nei supermercati più moderni, ma presto conquisteranno anche l’Italia. Si tratta delle “micro greens”, verdure che uniscono la massima concentrazione di sostanze nutritive, contenuto vitaminico e naturalità e che potranno essere coltivate anche in ambienti protetti, senza l’utilizzo di prodotti chimici. E’ la nuova frontiera dell’orticoltura che sarà presentata al MacFrut di Rimini, il salone internazionale dell’ortofrutta in programma i prossimi 10 e 12 maggio. “Il mercato mondiale chiede sempre meno prodotti di origine animale - spiega su QN di sabato il presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini - Di fronte a questi trend il settore risponde con prodotti e soluzioni sempre più innovative”. Tra queste anche le “vertical farm”, ovvero gli orti verticali destinati ad occupare anche gli spazi più impensabili dei nostri centri urbani. @ Le etichette UE possono risultare ingannevoli. Lo spiega Attilio Barbieri, che su Libero di sabato mette in guardia dalle trappole nascoste nelle etichette imposte da Bruxelles. E avvisa: “Bandierina tricolore e stessa dicitura ‘Prodotti in Italia’ possono trovarsi sia su alimenti italiani, sia sui tarocchi stranieri”. @ Panino a scuola? Oggi si ordina con un’app. Ad inventarla Matteo Sipione, studente al quinto anno del Liceo Scientifico Peano di Cuneo, che ha messo a punto un sistema che consente agli alunni di ordinare il panino già dalle prime ore del mattino. “Ero stufo di dover correre tutti i giorni per conquistarmi un panino - racconta il giovane su Repubblica - Arrivano tra gli otto e i dieci ordini al giorno, ognuno di quattro o cinque prodotti”. L’applicazione, chiamata FoodBay, è attiva da tre settimane e sta già riscuotendo successo. Il funzionamento è molto semplice: dopo aver selezionato la propria scuola, gli studenti hanno tempo dalle 7.00 alle 9.30 per ordinare snack, bibite o panini e permettere al “paninaro” di preparare tutto per tempo.  (Repubblica) @ Cresce la vendita online di vino e generi alimentari. Su QN di oggi ne parla Emanuele Bottiroli, che spiega come nel 2016 l’e-commerce, in Italia, abbia raggiunto i 575milioni di euro, dei quali il 90% grazie al settore alimentare. Ma a fronte di un buon risultato, gli acquisti di cibi e bevande nel Bel Paese sono ancora marginali rispetto alla media degli altri prodotti nazionali. Significativo, in questo senso, è invece l’esempio degli Stati Uniti, che hanno registrato un boom di vendite di vino online non tanto per lo sconto o la consegna a casa, quanto piuttosto per la grande varietà di scelta.

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