La Notizia

14.03.2017

Dieta vegana, preistorica e chetogenica non danno benefici ed espongono a rischi pericolosi. E’ l’allarme lanciato dalla Sid, la Società Italiana dei Diabetologi, che in un documento presentato in questi giorni a Riccione ha analizzato gli effetti di 4 diete considerate “estreme”. Il risultato? L’unica a salvarsi è la vegetariana, basata prevalentemente sul consumo di cereali, legumi, frutta e ortaggi, che non prevede particolari svantaggi se equilibrata e ben pianificata. Lo scrive Elvira Naselli su Repubblica. @ E in tema alimentare interviene anche il nutrizionista Nicola Sorrentino, che su La Verità riabilita il caffè e scrive: “Secondo la Food and Drug Administration 5 espressi al giorno non fanno male. (…) Molti sono gli antiossidanti e il caffè, in generale, migliora funzione cognitiva, stimola il buonumore, l’attenzione e l’energia mentale. Può attenuare il mal di testa, aiuta la digestione, protegge il fegato e previene alcuni tumori”. @ Intanto, dall’Università della California arriva l’algoritmo che restituisce ai vegani il piacere dei sapori perduti. Lo ha realizzato Pablo Zamora, il biotecnologo fondatore di NotCo, la start-up che attraverso un algoritmo di machine learning realizza versioni vegane di derivati animali, che insieme a un gruppo di collaboratori ha dato vita prodotti alternativi che vanno dal latte alla maionese. “I nutrienti sono gli stessi, ma ricavati da sostanze differenti” (La Stampa) @ “Proteggiamo i ragazzi dall’obesità”. E’ l’appello lanciato da Alberto Mantovani, il direttore scientifico dell’istituto Humanitas che su La Stampa di oggi scrive di un grande paradosso che riguarda l’Italia; nonostante la tradizione della Dieta Mediterranea, il Paese è secondo solo alla Grecia per tasso di obesità infantile. “La buona qualità di vita inizia a tavola - scrive - Il consiglio che io stesso seguo è la regola del 0-5-30, dove 0 sono le sigarette, 5 le porzioni di frutta e verdura fresche e 30 i minuti di attività fisica da seguire ogni giorno”. @ Un giorno per imparare a dormire. E’ quanto succederà questo venerdì, in occasione del World Sleep Day, l’appuntamento che coinvolgerà 70 Paesi del mondo accendendo i riflettori su un problema sociale e celebrando i benefici di un sano riposo. Lo spiega Michela Tamburrino, che su La Stampa riporta anche alcune curiosità: 12milioni è il numero degli insonni in tutta Italia, ma solo il 21% delle persone ritiene il sonno importante. Tra i personaggi illustri che hanno sofferto (o lo fanno tutt’ora) di insonnia ci sono anche Leonardo Da Vinci, Napoleone, Madonna e George Clooney. “Mangiare cereali e verdure può aiutare ad addormentarsi meglio”, consiglia il dietologo Giorgio Calabrese, mentre per il geriatra Roberto Bernabei: “Chi dorme bene invecchia meglio e scongiura la demenza senile”.

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