La Notizia

06.04.2017

L’Osteria Francescana di Massimo Bottura perde lo scettro, ma la cucina italiana resta da Oscar. Fa discutere, da ieri, il secondo posto conquistato da Massimo Bottura nella World’s 50 Best Restaurant, la classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo che proprio l’anno scorso aveva incoronato lo chef modenese come il migliore a livello planetario. A superarlo quest’anno è stato l’Eleven Madison Park di New York, dello chef svizzero Daniel Humm, mentre il terzo posto è stato assegnato a un altro grande protagonista della ristorazione: El Celler de Can Roca. Una classifica che, messo da parte il podio, ha premiato in generale la cucina italiana, dal 15° posto del Piazza Duomo di Enrico Crippa (+ 2 posizioni) al 29° de Le Calandre di Massimiliano Alajmo (+ 10 posizioni) al 43° del ristorante Reale di Niko Romito, entrato tra i primi 50. E mentre la Spagna mantiene alte le sue posizioni, ad emergere tra i dati è anche uno spostamento dell’epicentro della cucina, che dall’Europa vola nel continente Americano, con qualche incursione anche in Perù. Si legge su tutti i quotidiani di oggi @ Vinitaly ai nastri di partenza. Inizierà domenica, a Verona, la 51^ edizione del Salone Internazionale dedicato al vino. Un appuntamento di cui si parla molto su tutti i giornali e anche su QN, con un approfondimento a cura di Claudia Cervini che anticipa i numeri record di questa edizione, con 4.272 espositori (+3,3% rispetto al 2016) e oltre 50 mila operatori attesi da tutto il mondo. Tra i volti della kermesse, a spiccare saranno quello del business e quello culturale. “Siamo oltre i blocchi di partenza - spiega il direttore generale Giovanni Mantovani - abbiamo già fatto lo scatto con gli espositori di questa edizione, e si tratta di un record. Allo zoccolo duro degli operatori italiani si affiancano gli espositori esteri, a dimostrazione di quanto il mondo guardi sempre più a Verona”. @ “Con le etichette a semaforo sarà bocciato l’85% dei prodotti Dop italiani”. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti, dopo che sull’esempio del Regno Unito anche la Francia e il Belgio hanno avviato in via sperimentale l’utilizzo della nuova etichettatura. “All’indice - ha spiegato il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo - rischia di finire un comparto che solo per le produzioni Dop genera un volume di affari al consumo di 11,5 miliardi di euro, con 70 mila operatori coinvolti”. Andrea Zaghi su Avvenire. @ Buonissime performance per il turismo “made in Piemonte”. Un successo certificato anche dalla Regione, che insieme alle Atl delle province di riferimento ha segnalato numeri monstre sia in termini di arrivi, sia in termini di presenze. Dati confermati su La Stampa anche da Fulvio Lavina, che in riferimento alla provincia di Asti riporta un +11,3% di arrivi (attestatisi sulle 147.668 unità) e un +8,7% di presenze (ovvero i pernottamenti, saliti a 348.790). A trainare il successo soprattutto l’interesse per il turismo enogastronomico. “Grazie a questo comparto - spiega l’assessore regionale al Turismo Antonella Parigi - nell’area della collina sono aumentati gli arrivi e le presenze, con il contributo positivo della componente italiana e di quella estera, che da sola vale quasi il 50% del totale, confermando la vocazione sempre più internazionale di tutta l’area" dove lo scorso fine settimana si è svolta una grande edizione di Golosaria.

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