La notizia

21.04.2017

Ogni famiglia spreca in media 145 chilogrammi di cibo ogni anno, pari a circa 360 euro. Sono gli ultimi dati elaborati da Last Minute Market, che saranno presentati domani in occasione della giornata Mondiale della Terra istituita dall’ ONU. Un report che segnala come dagli sprechi non siano immuni neppure le scuole, dove ogni giorno si butta via tra il 30 e l’80% del pasto, e la filiera agroalimentare, che si "macchia" con sprechi che arrivano fino a 6 milioni di tonnellate (il 17% degli interi consumi alimentari annui) (La Stampa) @ Ma di fronte a tanto spreco, la raccolta di cibo dimostra come, per contro, si possano dividere bene le risorse, anche a favore dei più bisognosi. Ne è un esempio lampante la “Giornata nazionale della Colletta alimentare” organizzata dal Banco Alimentare, che dal 1989 recupera su tutto il territorio alimenti da destinare agli indigenti. Un evento cui, nel corso dell’anno, fanno seguito anche altre iniziative realizzate in collaborazione con numerosi partner; non ultima la campagna “Aggiungi un posto a tavola”, attraverso cui il marchio Dash fino al 31 maggio destinerà al Banco Alimentare parte delle vendite dei suoi speciali fustini. Lo spiega Andrea Milanesi su Sette. @ E di refettori solidali sa qualcosa anche chef Massimo Bottura, che dopo Milano e Rio de Janeiro si prepara ad aprire anche a Londra. La nuova mensa, attiva dal mese di giugno, servirà 2.000 pasti ogni giorno e si chiamerà Refettorio Felix. E nel 2019 sbarcherà negli States. (Corriere della Sera) @ Falò nei vigneti contro le gelate di primavera. E’ la soluzione adottata nell’Oltrepò da alcuni viticoltori, che per combattere il freddo fuori stagione hanno acceso dei fuochi in prossimità dei vigneti (non di tutti, per via dell’intensità del vento n.d.r). Lo spiega Filippo Cavazza su Libero. @ “L’ondata di maltempo con l’improvviso abbassamento delle temperature ha provocato gelate estese nei campi, con effetti devastanti su vigneti, frutteti e ortaggi lungo tutta la Penisola e una stima di almeno 100 milioni di euro di danni”. E’ quanto afferma Coldiretti, che stamane ha diffuso il primo bilancio dei danni provocati dal freddo alle più importanti produzioni agroalimentari nazionali. A pagare il conto più salato sono i vigneti di Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Sardegna. Quindi i frutteti, con danni a pere mantovane, mele annurche e olivi campani, albicocche pavesi, ciliegie di Vignola e acacie piemontesi. (Fonte: Coldiretti). @ Sul tema interviene anche il meteorologo Luca Mercalli, che su La Stampa di stamane a proposito delle basse temperature dice: “Il fatto anomalo è stato nei 40 giorni prima, che hanno visto temperature medie più alte di 4 gradi rispetto alla norma”.

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