In Emilia tracimano diversi fiumi. Tra le località più colpite Brescello, il paese di Don Camillo, e la Reggia di Colorno dov’è la sede della scuola di cucina Alma. I danni maggiori alla biblioteca (una delle più fornite in Italia a tema gastronomico. Ndr), spiega il direttore Andrea Sinigaglia. (Corriere della Sera) @ Nelle mense scolastiche italiane ogni giorno si sprecano alimenti per 360mila euro. A dirlo una recente statistica di Oricon (l’Osservatorio creato dalle principali aziende del settore), ripresa sulle pagine de La Stampa, che ha sottolineato come il 22% dei pasti serviti viene buttato. Tra i cibi più sprecati minestroni e verdure (63%) e pesce (47%). @ La Comunità di Sant’Egidio elabora una guida per le mense dei poveri. Si tratta di un libro di oltre 200 pagine distribuito gratuitamente alle persone in stato di indigenza che qui potranno trovare tutte le informazioni che servono per mangiare, dormire, lavarsi e curarsi. (QN) Intanto, sabato 23 dicembre, ad Asti si terrà “Dona un pasto caldo a Natale”, il pranzo solidale promosso dall’associazione Il Dono del Volo che regalerà un pranzo alle persone in difficoltà. Il cibo sarà servito dalle Suore della Pietà nella mensa di corso Genova. @ Barare sull’etichettatura potrebbe costare fino a 40mila euro: il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto sulle indicazioni obbligatorie per gli operatori alimentari. Mano dura su allergeni e scadenza. @ Il riconoscimento Unesco alla pizza campana? “Ha il sapore dolciastro del folklore italiano”. A scriverlo sulle pagine di Avvenire è Paolo Massobrio, che rimarca come sia stato sbagliato considerare l’arte dei pizzaioli napoletani e non la pizza come patrimonio italiano tout court. @ Oggi è Santa Lucia e a Palermo è previsto un consumo di un milione e mezzo di arancini. A scriverlo Repubblica Palermo. @ Astinenza dai cibi: consigliata oppure no? Su Repubblica l’anticipazione del duello (che si terrà oggi a Pollenzo) tra chi è favorevole, adducendo il legame tra riduzione calorica e longevità, e chi è contrario sottolineando come l’attenzione costante sia meglio dei digiuni sporadici.