La Notizia

20.12.2017

Il cibo? Gli italiani lo scelgono con gli occhi. A dirlo è Agroter, la società di ricerca fondata dal docente di marketing dei prodotti agroalimentari Roberto Della Casa che ha indagato i fattori di acquisto di una serie di prodotti tra cui carne rossa, cioccolato fondente, olio d’oliva, Champagne, caffè, fragole, ciliegie e pomodori. Stando ai risultati, a guidare l’acquisto del cioccolato fondente è la percentuale di cacao (52% dei casi) contenuta nella tavoletta, seguita da marca (40%) e origine del cacao (21%). La carne viene scelta dal 63% dei consumatori in base all’uso che ne vogliono fare e dal 61% per l’aspetto, mentre per frutta e verdura la parola d’ordine è aspetto, che incide più di ogni altra cosa nel 66% dei casi. Per tutti i prodotti presi a campione, passa in secondo piano il fattore prezzo. (Italia Oggi) @ “Storico via libera allo street food contadino nella manovra del 2018”. Lo ha reso noto Coldiretti, che attraverso il presidente Roberto Moncalvo ha commentato positivamente le misure previste dal Governo per il settore agricolo. “Per la prima volta - ha sottolineato Moncalvo - gli agricoltori potranno vendere direttamente i propri prodotti, anche derivati da processi di manipolazione o trasformazione e pronti per il consumo; dalla polenta fritta veneta alle olive all’ascolana, dalle panelle siciliane ai peperoni cruschi lucani”. (Coldiretti) @ Intanto, anche da Pechino arriva il nulla osta per l’import di carne tricolore. Dopo oltre 16 anni di chiusura - stabilita a seguito dell’epidemia della mucca pazza che si diffuse in Europa - presto l’Italia potrà tornare ad esportare la carne bovina in Cina. Decisamente una buona notizia, considerando che questo, per l’Italia, rappresenta un business miliardario con un giro d’affari pari a circa  1miliardo e 46milioni di euro. (QN) @ Svolta gourmet per i centri commerciali americani; cibo, bar e cinema sono le nuove attrazioni dei “mall” mentre lo shopping - ormai sovrastato dall’e-commerce - diventa secondario. Una tendenza confermata anche dai numeri; a conti fatti, negli ultimi tre anni la trasformazione avviata dai shopping district è valsa 6,7 miliardi di dollari. (Italia Oggi)

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