La Notizia

21.03.2018

La Germania volta le spalle alla birra e spiana la strada alla Prosecco generation. Su Italia Oggi l’affondo di Roberto Giardina su una tendenza ormai consolidata nelle regioni teutoniche, dove l’anno scorso il mercato delle bionde ha subito un calo del -2,5% a fronte di un aumento del consumo di vino di venti milioni di ettolitri. E nonostante i tentativi di favorire la produzione nazionale, i tedeschi non si lasciano ingannare dall’etichetta; il 45% dei consumatori, alle bottiglie del Reno e della Mosella preferisce i vini di importazione e nella “lotta” delle bollicine trionfa il Prosecco, acquistato principalmente dai giovani nati dopo il crollo del Muro. Il canale di acquisto preferenziale si confermano supermercati e discount, con catene come Lidl o Aldi che per attirare un maggior numero di clienti hanno rivisto l’offerta a favore di una maggiore qualità. @ L’Italia del Nordest vince nel settore del vino. Le bottiglie di Veneto Friuli e Trentino Alto Adige costituiscono il 50% dell’export italiano. E i prezzi dei terreni decollano. A Tracciare un’istantanea sullo stato dell’arte è anche una ricerca di Cuoa e Ubi Banca, secondo cui le imprese più solide sono quelle che gestiscono l’intera filiera (coltivazione delle uve, trasformazione e vendita). (QN) @ Attenti al pomodoro africano. E’ il titolo scelto da Italia Oggi per raccontare l’invasione dei mercati UE da parte di questo prodotto, che molto spesso è trattato con prodotti vietati. Una situazione che ha spinto i produttori italiani ad insorgere lamentando non solo un’opera di concorrenza sleale ma anche importanti rischi per la salute. E per il momento Bruxelles tace. 

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