La notizia

28.03.2018

Un futuro di terre aride e sempre meno biodiversità. E’ il risultato allarmante messo in evidenza dal panel internazionale di ricerca voluto dall’ONU, che ha studiato l’impatto dell’attività umana sugli ecosistemi naturali. Secondo lo studio sono 3,2 miliardi le persone il cui benessere è compromesso dal degrado del suolo, 1,5 miliardi gli ettari di ecosistemi naturali convertiti in terre agricole dal 2014 ed è del 25% la quota di terre emerse non impattata da attività umane. Una situazione allarmante, che secondo gli scienziati potrebbe addirittura minare l’esistenza stessa della specie umana. (Avvenire) @ E in termini di agricoltura intensiva, è preoccupante anche l’impatto che le coltivazioni di soia hanno sul Sud America. La monocoltura diquesta leguminosa sta sconvolgendo Paesi come il Brasile, l’Argentina e L’Uruguay, mettendo a rischio popolazioni locali ed ecosistemi. Elena Galli su Italia Oggi. @ E tra le brutte notizie in arrivo dal mondo, un esempio virtuoso è invece riportato su La Stampa di oggi con la storia di Umberto Signorini, l’imprenditore che, trasferitosi nel Monferrato, ha contribuito alla fondazione del consorzio allevatori caprini e dato vita a un esempio di economia agricola circolare che racconterà anche ad Alessandria, in occasione della presentazione di Golosaria Monferrato il prossimo 4 aprile.

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