Non tutti i dazi vengono per nuocere. Le tasse imposte a partire da ieri dalla Cina su 128 prodotti in arrivo dagli Stati Uniti potrebbero avantaggiare il vino prodotto in Italia. Secondo un’indagine di Coldiretti, nel 2017 l’Italia ha esportato nella Repubblica Popolare vino per 130 milioni di euro (+29%) mentre gli Usa hanno venduto per 70 milioni, piazzandosi al sesto posto dietro di noi. (La Stampa e La Verità) @ Ma a “ghiacciare” l’entusiasmo di Coldiretti, interviene Renzo Cotarella, numero due della cantina Marchesi Antinori che su QN spiega: “In realtà, erodere spazio agli americani significa poco, loro hanno una quota di mercato molto piccola, come l’Italia”. A preoccupare dovrebbero essere potenze come la Francia, che in Cina è il primo esportatore con 217,8 milioni di litri venduti, seguita dall’Australia, dal Cile e dalla Spagna. Per Cotarella, infine: “Occorre smetterla con i campanilismo e andare uniti, tutti insieme, verso una politica di commercio estero più vicina alle imprese”. @ Tempi duri per l’agroalimentare italiano. Clima avverso e speculazioni mettono in crisi il comparto, che rischia la deflazione. In controtendenza rispetto all’andamento generale, l’Istat ha rilevato il crollo delle quotazioni al consumo per i vegetali freschi, con situazioni particolarmente gravi per quanto riguarda i prezzi pagati agli agricoltori. Per i coltivatori diretti le colpe sono da attribuire alle distorsioni lungo la filiera, ma anche alle importazioni incontrollate dall’estero, favorite spesso dagli accordi stipulati dalla stessa Ue. Lo spiega Andrea Zaghi su Avvenire di sabato. @ E in tema di agroalimentare, è proprio nelle campagne che i ladri trovano spesso “terreno fertile”. Ogni anno i raid nelle campagne causano danni per 300 milioni di euro, con bottini che comprendono di tutto, dalle olive ai trattori, al vino. Tra le regioni più colpite ci sono la Lombardia, la Liguria, la Toscana, la Campania, la Puglia e la Sicilia. E in attesa che i controlli aumentino, spesso gli agricoltori si organizzano da soli installando telecamere nei campi, organizzando ronde e creando gruppi di sostegno su WhatsApp. Laura Montanari sul Venerdì di Repubblica. @ Sempre più inquinamento causato dall’e-commerce. Nel 2017 gli acquisti online hanno raggiunto i 150 milioni, ma a fronte del boom degli acquisti on-line sono aumentati anche gli imballaggi, e con essi il traffico per consegnare i pacchi, con inevitabili conseguenze sull’ambiente. L’inchiesta di Milena Gabanelli sul Corriere della Sera di oggi.