La Notizia

04.04.2018

Agricoltura sempre più hi-tech. I campi si aprono al futuro, accogliendo macchine sofisticate e strumenti di precisione tra cui trattori a guida autonoma, droni, telecamere a infrarossi, satelliti e sensori. Per la Fao s tratta di “Una scelta obbligata”, dettata dalla necessità di garantire cibo a una popolazione in continua crescita. Ma se da un lato in agricoltura anatrano automi anti-erbacce, software in grado di dosare acqua e concimi, robot mungitori e blockchain, dall’altro servono anche nuovi contadini, poiché solo figure professionali adeguate saranno in grado di garantire la crescita del settore. (Repubblica) @ Vino e dimore storiche vanno a braccetto. Cresce l’interesse per il turismo enogastronomico e con esso anche le richieste per provare questa esperienza soggiornando in dimore storiche. Lo ha evidenziato l’Osservatorio Nazionale del Turismo Enogastronomico, secondo cui in Italia il 30% dei turisti sceglie il pernottamento in funzione dell’esperienza enogastronomica, principalmente legandola al vino. Un trend che ha spinto l’Associazione Dimore Storiche Italiane a chiedere maggiori riconoscimenti. “Abbiamo chiesto al Mibact - piega su Italia Oggi il Presidente Vittorio Giulini - la denominazione di Dimora Storica Turistica, mutuata sulle caratteristiche dell’agriturismo”. @ Guerre, dazi e il destino del vino. Ma di quale globalizzazione parliamo? E’ la domanda da cui parte Paolo Massobrio, che riprendendo la notizia di ieri sulla guerra commerciale tra Cina e Usa, su Avvenire di oggi si chiede quanto possa essere proficuo godere dei dissidi economici fra Paesi per auspicare un vantaggio proprio. “I nuovi dazi - scrive - sono un elemento di disturbo nella ricerca della pace globale, che vive comunque su fragili equilibri. Culturalmente dovremmo preoccuparci, anziché pensare di vendere oggi qualche bottiglia di vino in più”.

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