Si è chiusa (finalmente) ieri la finale europea del Bocuse d’or che ha visto trionfare la Norvegia (seguita da Svezia e Danimarca), mentre l’Italia si è piazzata solo 12^ e sarà a Lione, alla finale mondiale, solo grazie alla wild card (una sorta di ripescaggio d’ufficio). Nella giornata di ieri non sono mancate le polemiche, in particolare Federico Francesco Ferrero che dal suo account Facebook ha criticato la manifestazione, per un motivo in particolare: l’utilizzo della pasta da supermercato (Barilla) e la scelta del presidente Crippa di inserirla come ingrediente del piatto della finale. Il motivo? Per Ferrero la pasta industriale non ha quel sapore unico che ci si aspetterebbe da un piatto di alta cucina. Gli risponde direttamente Barilla: “Il prodotto industriale offre la stabilità e la standardizzazione della promessa” utili in particolare ai giovani cuochi che inseguono la perfezione. La polemica lanciata da Ferrero investe però tutto il concorso che definisce “pasticciato, noiosissimo, in stile anni '80” e che non si adatta a quello che dovrebbe essere un confronto tra i migliori chef mondiali. (Infatti, è più simile a uno show televisivo che lentamente scivola verso la goliardata con tanto di tifoserie avversarie, capaci perfino di far rimpiangere i Mondiali di calcio)