La Notizia

04.07.2018

Vino italiano protagonista negli States. Secondo l’Osservatorio Vinitaly - Nomisma Wine Monitor, nei primi 4 mesi del 2018 il vino tricolore ha registrato performance migliori della media di mercato, con un incremento dei volumi del +4,4%. L’Italia resta il principale Paese fornitore, ma la competizione con la Francia è molto serrata. “Gli Stati Uniti - spiega su QN il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani - sono il principale mercato mondiale della domanda di vino e lo saranno ancora a lungo. I giovani dai 21 ai 35 sono i consumatori di riferimento Oltreoceano, mentre in Italia l’età è più alta”. (QN) @ Intanto, in Italia il vino continua a dare spettacolo. Aziende e cantine diventano teatri all’aria aperta e da Nord a Sud si moltiplicano gli appuntamenti che coniugano il vino con l’arte, dalla musica alla letteratura, al cinema. Lo spiega su QN Letizia Gamberini, che passa in rassegna le degustazioni e i più importanti appuntamenti del mese di luglio. @ Contro lo spreco di cibo, anche le bustine di zucchero diventano mini. L’idea è del Rotary Club di Saluzzo (Cuneo), che ha coinvolto alcuni bar cittadini per promuovere il progetto a favore di risparmio, salute e benessere. Ai clienti sono quindi state offerte bustine di zucchero da 2 grammi, anziché 5, ognuna con lo slogan: ”Meno zucchero, più salute e zero spreco”. La nuova bustina light per ora sarà diffusa nel saluzzese, ma presto riguarderà l’intera rete italiana. (La Stampa Cuneo) @ L’alleanza tra i supermercati minaccia le aziende. Sono sempre di più le insegne della grande distribuzione, guidate dai gruppi francesi, che si fondono per aumentare il loro potere contrattuale. A pagare la situazione potrebbero essere i piccoli e medi produttori, soprattutto agricoli, con forti ripercussioni sull’occupazione. Una minaccia contro cui si sta muovendo anche la UE. Per l’eurodeputato Paolo De Castro: “E’ urgente bilanciare questa estrema concentrazione”. (Avvenire) @ Estate amara per le Pastiglie Leone. Il marchio delle caramelle simbolo di Torino passa di mano e dopo 84 anni la famiglia Monero decide di vendere. L’operazione si è conclusa un paio di giorni fa e l’acquirente è un’altra società italiana rappresentata da Franco Ferrarini, attuale dg del gruppo Mutti, che prenderà le redini dell’azienda. (Corriere della Sera - Torino)

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