La Notizia

11.07.2018

Polpi vivi, pipistrelli e vino di topo. Non la ricetta di qualche stregone, ma alcune delle ricette “bestiali” che in tutto il mondo attirano folle sempre più nutrite di turisti in cerca di esperienze estreme. Dal Giappone, dove si servono vipere con cipolle e vespe selvatiche, alla Polonia, che in carta serve (anche) la zuppa di sangue di anatra. Dall’Islanda, dove va forte la carne di squalo putrefatta alla nostra Italia, dove in molti vanno pazzi per testicoli, budella e bargigli. Su La Verità l’affondo di Jessica D’Ercole. @ Da Vercelli arriva il riso 6+. Nato dalla sinergia tra imprenditori agricoli e medici, si tratta di un riso arricchito di selenio e iodio, elementi di cui i terreni europei sono poveri, ma ritenuti fondamentali per prevenire patologie croniche legate all’invecchiamento. Nelle risaie del vercellese al momento sono 12 gli ettari coltivati a 6+ nella varietà “Volano”, nella zona di produzione compresa tra la tenuta Commenda e Villarboit. (Italia Oggi). @ Novità in casa Autogrill. Si chiama Autogrill Più ed è un nuovo concept ispirato alle food court cittadine, le corti dedicate al cibo, che riserva particolare attenzione al cibo salutare e allo street food. Originale anche il nuovo modello di servizio, che prevede una differenziazione degli spazi interni per andare incontro alle diverse tempistiche di consumo. I primi Autogrill Più si trovano nelle aree di servizio di Crocetta Sud (Alessandria) e Somaglia Est (Lodi), ma in previsione c’è l’esportazione in altri punti vendita del canale autostradale. (Italia Oggi) @ “Re Giorgio” stella della moda, ma anche della ristorazione. E’ questa l’altra faccia di Giorgio Armani, che 20 anni fa aprì a Parigi il primo concept store che mescolava la moda con l’enogastronomia. Oggi sono in tutto 24 i suoi locali fra ristoranti, caffè e club in giro per il mondo, e in tutti è ben rappresentata la sua linea estetica, ma il ristorante parigino - l’Armani Caffè - resta una punta di diamante grazie all’apporto dello chef Massimo Tringali e dei suoi piatti, che Le Figarò ha definito: “Squisiti fuochi d’artificio che magnificano i piaceri dello Stivali, compresi quelli più semplici”, come ad esempio gli spaghetti con pomodoro fresco e basilico. (Italia Oggi)

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