Libri di poesie in cambio del proprio smartphone. E’ l’iniziativa lanciata da un ristorante di Roma, il Casa Coppelle, sceso in campo per difendere il tête-à-tête tra commensali. “Vedere coppie a tavola che non si parlano mi dà una tristezza infinita - spiega sul Corriere della Sera la titola Rachelle Guenot - Ormai, certe sere, ritiro anche 20 cellulari ed è una gioia per gli occhi”. Lo scambio di ostaggi avviene su un vassoio in argento, le poesie si scelgono à la carte. Le più richieste? Pablo Neruda, Charles Baudelaire, Eugenio Montale, Alda Merini ed Emily Dickinson. @ Come cambierà la cucina italiana? La risposta è affidata alla carica dei giovani chef, una generazione di ventenni “preparati e sfrontati” pronti a sfidare i maestri e con le idee chiare sulle linee guida da seguire: “Portate più generose, prezzi più umani e tempi più veloci per richiamare la gente”. Ne parla Francesco Rigatelli su La Stampa, dove intervista anche Don Alfonso Iaccarino, patron del ristorante Don Alfonso di Sant’Agata sui due Golfi (Napoli), che a proposito dell’ingresso in cucina del figlio Ernesto dice: “E’ così preciso che a volte lo mando a quel paese”. @ Crolla il muro dei 5 Stelle sui voucher. Dopo una iniziale opposizione al pressing della Lega, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha fatto dietro front confermando la reintroduzione dei buoni lavoro. “Se devono servire a un settore come l’agricoltura per sopperire a una richiesta di specifiche competenze - ha spiegato - ben vengano”. I nuovi voucher, per evitare abusi e renderli tracciabili, riporteranno data e nome del beneficiario. (La Stampa)