La Notizia

28.01.2019

La scure della Brexit si abbatte sul made in Italy: a rischio un giro d’affari di circa un miliardo di euro secondo gli studi di Vinitaly Wine Monitor e Nomisma. Anche se in realtà, avverte Nomisma, i prodotti made in Italy sono di difficile sostituzione quindi gli inglesi difficilmente smetteranno di comprare italiano da un giorno all’altro. Ma è un problema anche per le denominazioni - per cui viene meno la tutela Ue - che corrono a registrarsi: in prima linea Prosecco e Parmigiano che si è anche tutelato contro Parmesan. @ La Brexit si fa più minacciosa nelle parole del miliardario inglese e fondatore della catena di pub Wetherspoon Tim Martin che chiede un’uscita senza accordo e spinge per lo stop a vini e birre europee (allora che si beva i vini inglesi). @ Situazione capovolta in Giappone dove il primo febbraio entra in vigore l’accordo per il libero scambio con l’Ue con la conseguente abolizione dei dazi. Via libera al made in Italy, a partire da food e vino, che già godono di importante nomea a Tokyo e dintorni. @  Le nuove norme sull’etichettatura d’origine rischiano di cadere sotto la scure della Ue, per più motivi: il via libera della Commissione Ue deve ancora essere dato e difficilmente arriverà prima delle elezioni europee a maggio; il regolamento 777/2018 entrerà in vigore nel 2020 e rischia di far piazza pulita di tutte le norme dei singoli stati se non adeguatamente armonizzate. Lo spiega su Libero Attilio Barbieri. @ E’ polemica sulla guida Michelin in Francia che ha tolto le tre stelle a tre grandi nomi della ristorazione d’Oltralpe: il parigino Astrance di Pascal Barbot, La Maison des Bois a Manigod e soprattutto l’Auberge de l’Ill, che deteneva il riconoscimento da mezzo secolo. Lo spiega su Libero Tommaso Farina.  @ “Sorbillo, anche la bomba è l’anima del commercio” è il titolo del provocatorio articolo di Selvaggia Lucarelli su Il Fatto Quotidiano dedicato alla strategia di comunicazione messa in atto dal pizzaiolo campano dopo l’intimidazione della Camorra. “Il pizzaiolo napoletano - scrive - dopo l’attentato al locale ha cavalcato l’onda” e cita l’incontro con Salvini in aeroporto, uno con giacca da pizzaiolo e l’altro da poliziotto. 

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