Nestlè sdogana l’etichetta a semaforo e fa infuriare il mondo del cibo italiano. La multinazionale svizzera ha infatti deciso di dotare tutti i suoi prodotti del sistema nutri-score, la contestata etichetta che tramite un doppio codice - cromatico e alfabetico - rivela quanto contenuto negli alimenti dividendo gli ingredienti in “buoni” o “cattivi”. Alla base della decisione di Nestlè la crescente necessità degli europei di conoscere il contenuto dei cibi che acquistano. Ma l’Italia non ci sta e, dopo aver sventato un primo tentativo dell’ONU di promuovere l’etichettatura a semaforo, ora teme nuovamente per le tipicità made in Italy. Secondo Luigi Scordamaglia di Filiera Italia “Questo sistema fa il gioco di poche multinazionali che decidono di adottarlo per andare sempre più verso l’omologazione dell’alimentazione”, mentre per Coldiretti si tratta di “Etichette ingannevoli che, con la semplificazione, rischiano di sostenere modelli pericolosi per la salute e il sistema produttivo di qualità del made in Italy, promuovendo cibi spazzatura”. (La Stampa) E sullo stesso argomento interviene su Libero anche Carlo Cambi, che scrive: “Sapete di chi è l’acqua San Pellegrino che sponsorizza gli chef star e ha alimentato il mito, per fortuna tramontato, di Ferran Adrià, il cuoco molecolare che aveva per parola d’ordine ‘todo es chimica’ (tutto è chimica)? Della Nestlè”. @ Via libera alla carta d’identità alimentare. E’ stato presentato ieri MyCIA, il primo documento digitale che racchiude lo stile alimentare di ogni persona, dalle scelte etico religiose alle intolleranze, passando per i gusti e le preferenze a tavola. Il documento si potrà scaricare tramite un’app sul proprio smartphone e condividere con il ristorante preferito o la struttura scelta per le vacanze e, tramite un algoritmo, aiuterà a scegliere il menu più adatto alle proprie necessità. Marta Bravi sul Giornale. @ Dal conservatorio al panificio. Su La Stampa è da leggere la storia di Filippo Lanza, il musicista di Viguzzolo che, dopo un diploma al conservatorio, ha deciso di diventare imprenditore nella panificazione. “E’ stato un successo - racconta - ma mi servono collaboratori”. @ Antonino Cannavacciuolo si dedica all’Opera. La stagione 2019-2020 del Teatro Coccia di Novara, il prossimo 10 novembre ospiterà infatti “Opera Live cooking - mettici il cuore”, uno spettacolo con soggetto di Luca Baccolini, libretto di Vincenzo De Vivo e partitura musicale di Valentino Corvino. Ma attenzione: il suo compito non sarà cantare, ma cucinare.