I cambiamenti climatici indotti dall’uomo stanno portando l’umanità alla sesta estinzione di massa e, per evitare l’abisso ambientale, occorrerà ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 45% rispetto ai livelli del 2010, con soli 12 anni per farlo. L’economista e teorico Jeremy Rifkin su Repubblica scatta un’istantanea dello scenario apocalittico ma estremamente reale in cui stiamo vivendo, che richiederà una trasformazione senza precedenti dell’economia, della società e del nostro stesso modo di vivere. Una situazione che ha già innescato meccanismi su scala globale, con le fasce più giovani della popolazione che stanno guidando una mobilitazione planetaria a sostegno di un Green New Deal in grado di salvare la vita sulla terra, sostenuto anche dalla politica e dalle organizzazioni. E’ alle porte una terza rivoluzione industriale dove energia, trasporti e tlc confluiranno in una rete unica che permetterà di sviluppare nuovi modelli economici. "Ma - spiega Rifkin - non sarà la ‘mano invisibile’ a guidarci nell’era della Resilienza. Costruire una nuova civiltà ecologica dalle ceneri della civiltà delle fossili richiederà uno sforzo collettivo di governo, economia e società civile con un mix di capitali pubblici, fi mercato e sociali, per realizzare rapidamente un’infrastruttura della terza rivoluzione industriale a zero emissioni e portare l’umanità tutta in un’era sostenibile”.