La Notizia

Nuovo agguato della UE ai cibi italiani. Nel dibattito aperto in seno all’etichettatura a semaforo promossa lo scorso anno dal Regno Unito, oggi a far discutere è il sistema nutri-score, un’evoluzione del precedente - questa volta di matrice francese - che semplificherebbe il giudizio attraverso un’etichetta che ad ogni alimento assegna una lettera e un colore, partendo dal verde (con il maggior numero di nutrienti giudicati positivamente) e arrivando al rosso (con i nutrienti da limitare). Un vero e proprio “siluro” contro la collaudata dieta mediterranea, poiché con questo metodo godrebbero del colore verde alimenti come la Coca-Cola e la Red Bull e, al contrario, sarebbero bannati  cibi come il Parmigiano, il prosciutto, il pecorino, il gorgonzola e, ovviamente, la Nutella. E se per le etichette a semaforo l’UE aveva avviato una procedura di infrazione, il metodo francese, adottato per ora in via “sperimentale”, non ha sortito alcuna reazione, ponendo le basi per una futura legislazione sicuramente indigesta per l’Italia. (Libero e Il Giornale) @ L’aceto balsamico può essere anche tedesco. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea, che ieri ha prodotto una sentenza secondo cui: “La protezione della denominazione Aceto Balsamico di Modena non si estende all’utilizzo dei termini individuali non geografici della stessa”. In sostanza: non si estende ai termini “aceto” e “balsamico” e neppure alle loro combinazioni o tradizioni. Luigi Chiarello su Italia Oggi. @ Il meteo impazzito ha ucciso 20 mila italiani. E’ il dato choc che arriva dal Climate Risk Index 2020, lo studio annuale di Germanwatch che calcola in quale misura i Paesi del mondo sono stati colpiti da inondazioni, ondate di calore e altro. Secondo lo studio, dal 1999 al 2018 l’Italia ha perso 32,92 miliardi di euro in danni economici correlati, pari al 2% del Pil. Perdite che ci posizionano al 26°posto su oltre 200 Paesi. Tra gli eventi più devastanti: le alluvioni del Duemila in Piemonte (23 vittime e 11 dispersi) e in Calabria (13 morti e 1 disperso), l’alluvione nel Messinese nel 2009 (37 morti) e quella nello Spezzino e nella Lunigiana del 2011 (13 vittime). E non va meglio il 2018, dove l’Italia si è piazzata al 21° posto nel mondo per impatti da eventi climatici estremi e al 18° posto per danni economici. Particolarmente coinvolta l’agricoltura, che secondo Coldiretti nel 2018 ha subìto danni per oltre 14 miliardi di euro. (La Stampa)