La Notizia

16.01.2020

Fare affari con il vino conviene. Lo diceva Gianni Agnelli, ma lo dimostra anche il mercato: i rendimenti dei vini italiani arrivano al 24% e superano quelli dei rivali francesi, con un andamento medio superiore a quello delle Borse. Si moltiplicano i fondi specializzati ed è corsa ai terreni e alle bottiglie di pregio. L’approfondimento di Carlo Cambi su La Verità. @ “Puntiamo anche al mercato americano. I dazi imposti da Trump sarebbero per noi un colpo durissimo”. La scure delle imposte in arrivo da Washington si abbatte anche sui vini monferrini e preoccupa i viticoltori dell’Alessandrino, che su La Stampa di oggi rilanciano la petizione che sarà sottoposta alla ministra italiana Teresa Bellanova e al commissario europeo Phil Hogan, in America in questi giorni per trattare la questione. @ La Franciacorta riscopre le bollicine medievali. Il merito è di Gabriele Archetti, medievalista con cattedra all’Università Cattolica di Milano, che nel volume edito dal Consorzio Franciacorta dal titolo “Le origini del Franciacorta nel Rinascimento italiano” ripercorre le tappe dei vini mossi della zona, dimostrando che la storia spumantistica bresciana ha origini ben più arcaiche rispetto a quelle ufficialmente riconosciute, che collocano il “vino vivace” già nel Cinquecento. Ne parla Luciano Ferraro sul Corriere della Sera. @ Finanziamenti milionari per coltivazioni fantasma. E’ il cuore della truffa da oltre 10 milioni di euro che i clan storici di Tortorici, nel Messinese, avrebbero attuato per accaparrarsi qualsiasi appezzamento dentro e fuori il Parco dei Nebrodi. La macchina criminale è stata scoperta dal Gico della Guardia di Finanza di Messina e dal Ros dei Carabinieri nell’ambito dell’inchiesta “Nebrodi” guidata dal procuratore Maurizio De Lucia. In tutto sono state arrestate 94 persone, sequestrate 151 aziende e individuati collegamenti con la Cosa nostra palermitana e catanese. (Avvenire) @ Cuochi italiani pronti al Bocuse d’Or. In vista della grande sfida europea che si terrà a Tallin i prossimi 28 e 29 gennaio e di quella mondiale in programma a Lione nel gennaio del 2021, l’Italia ha individuato i team che cercheranno di aggiudicarsi l’ambìto concorso dopo la selezione di Alba. Le tre squadre sono state presentate ieri da Carlo Cracco nel suo ristorante gourmet. Tra gli chef pronti all’agone il lombardo Alessandro Bergamo, sous-chef del ristorante Cracco, Francesco Tanese e Lorenzo Alessio, che si confronteranno con altri due team guidati rispettivamente dal romano Andrea Del Villano e dall’aretina Marialuisa Lovari. Paolo Galliani su Il Giorno.

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