Il riso innova più del vino. E’ quanto emerso in un convegno svoltosi ad Asti sulla diffusione dell’agricoltura digitale. Per Confagricoltura: “In vigneto ancora pochi usano tecniche di precisione” e per favorire il cambiamento occorre incentivare la collaborazione tra il mondo scientifico e le aziende. (Italia Oggi) @ Baladin sdogana i primi baristi robot. A pochi giorni dall’inaugurazione del suo Open Garden, Teo Musso annuncia l’introduzione, a partire dal 2018, dei primi umanoidi in grado di spillare birra e posizionare i boccali di fronte agli avventori, che potranno pagare anche con lo smartphone. (Corriere della Sera) @ “La pasta Barilla fatta in USA non è un tarocco”. Luca Di Leo, capo Ufficio Stampa del Gruppo Barilla, interviene su Libero con una lettera per smentire le affermazioni contenute in un articolo a firma di Attilio Barbieri sui falsi a tavola, in cui si parla di pasta fabbricata negli Stati Uniti a marchio Barilla. “La pasta in questione - spiega Di Leo - è prodotta con il know-how della Barilla e con materia prima che garantisce l’eccellenza del prodotto secondo gli stessi parametri che richiederebbe un consumatore italiano. (…) Parlare di prodotto auto-taroccato è gratuitamente ingiurioso e fonte di disinformazione per il consumatore”. “Resto della mia idea - replica Barbieri - Una pasta fatta negli Usa o in Russia con materie prime e maestranze locali, non sarà un tarocco ma neppure un prodotto italiano”. @ Dopo “schiscetta” e “pastrugnare”, anche “bacaro” entra nello Zingarelli 2018. Il termine che indica la tipica osteria veneziana è stato certificato tra le parole nuove mutuate dai dialetti locali. E domani la casa editrice che pubblica il vocabolario sarà in visita a Padova, per raccontare agli alunni del liceo scientifico Fermi come nascono parole nuove o si recuperano quelle dimenticate. (Il Mattino di Padova) @ La spirulina arriva in Italia. Il merito è di due ricercatori, Daniela Chiapperini e Raffaele Settanni, che dal Malawi hanno portato in Puglia questa microalga ricca di proprietà nutritive e a basso impatto ambientale dando avvio a Apulia Kundi, la prima start up che coltiva e commercializza il prodotto puro, da utilizzare anche come integrarore. Lo racconta su Avvenire Paola Scarsi.