Novità in casa Asti, smart working e pausa pranzo. I piatti healthy di Cracco

11.01.2021

Inizio d’anno con il botto in casa Asti, che nell’anno più difficile riprende a tirare sui mercati mondiali del vino. Nonostante la pandemia, i dati hanno infatti confermato un trend di crescita (+8%) nell’anno appena trascorso, con 92 milioni di bottiglie vendute e 35 milioni di bottiglie esportate negli Usa. Intanto, alla presidenza del Consorzio l’enologo Lorenzo Barbero (Campari) succede a Romano Dogliotti. Questo il commento del presidente uscente: “Lascio un Consorzio che è tornato a fare marketing e genera redditi per 6 mila famiglie”. (La Stampa) @ Non se la passano bene invece i birrifici artigianali. Nel 2020 le vendite sono scese del 40% (le birre industriali hanno chiuso l’anno a -25% ndr) e la pandemia ora mette a rischio l’intero comparto. Si punta sul made in Italy, ma per i produttori servono più aiuti. (Italia Oggi) @ Lo smart working riversa i suoi effetti negativi sulla pausa pranzo, e chi aveva una mensa aziendale adesso la rimpiange. A dirlo è un’analisi di Oricon ed Euromedia Research, da cui emergono dati contrastanti al tema alimentazione. A fronte dell’82% degli intervistati convinti di aver dedicato, nel primo lockdown, maggiore attenzione all’alimentazione, un lavoratore su cinque tra chi è tornato a lavorare in sede e che dispone di una mensa aziendale dichiara di essersi reso conto di avere fatto, da casa, pasti irregolari, mangiando di più e in modo più disordinato. (QN) @ E in tema di cibo, a tre anni dall’attuazione del CETA, l’accordo economico e commerciale globale tra UE e Canada “ha portato all’Italia  un miglioramento della bilancia commerciale agricola, con un avanzo commerciale netto con il canada di 485 milioni nel 2019”. Così il commissario europeo per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha risposto all’interrogazione della parlamentare europea Mara Bizzotto che chiedeva  di rivedere urgentemente l’accordo Ceta, bloccando le importazioni in UE di grano e carne canadesi trattati. (La Stampa) @ Brutto inizio d’anno per la Villa Reale di Monza. I bilanci in rosso e la guerra fra il pubblico e il gestore privato hanno fatto naufragare il progetto, finito con un divorzio e lo sgombero definitivo della struttura. Via gli arredi, i mobili griffati e il bistrot firmato Cerea. Disdette anche tutte le utenze, con il conseguente licenziamento di 14 dipendenti. (QN) @ “Mangiare bene fa bene”. All’insegna di questa regola è nata EatWithCracco, la nuova linea di 15 piatti da asporto firmati dallo chef Carlo Cracco in collaborazione con i nutrizionisti del Progetto Eat Alimentazione Sostenibile del Gruppo San Donato Foundation. Tra i piatti ci sono risotti al salto con cozze e zucchine o con ragù di verdure, insalate con quinoa e amaranto, accompagnate da sgombro e ceci con un mix di verdure di stagione, torte salate, involtini di riso e dolci come la torta caprese di mandorle e la torta vegana al tè verde. (La Repubblica) 

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