La nuova cucina arriva dal Perù. Ostriche&Vodka e cannolo mania

11.03.2016

La nuova cucina? Viene dal Perù, che unisce i piatti leggeri alle esigenze salutiste di oggi. Ne sono una dimostrazione i 33 ristoranti peruviani che hanno aperto a Milano e che ogni giorno registrano il tutto esaurito. Una tendenza in crescita al punto che anche il cheviche, il piatto simbolo, sta per soppiantare il sushi nelle preferenze dei gourmand più agguerriti. “Un piatto che si può declinare in modi diversi” ha spiegato Ernesto Espinoza, lo chef di Lima che oggi lavora ai fornelli del Pacifico di Milano. Gli altri must? Il Leche de Tigre, la Causa e il Pisco Sour. @ Di diverso avviso Federico Francesco Ferrero, che sulla stessa pagina interviene e scrive: “Ma ci siete mai stati in Perù a cena in qualche famiglia? Metà dei piatti è a base di carne grigliata o stracotta in salsa varia, riso saltato e patatine". Ma che cos’hanno loro in più noi? "Un valore a noi sconosciuto: sanno fare squadra per un rinascimento comune”. (La Stampa) @ Ricette di Napoli e del Piemonte possono convivere? La risposta è sì, se a cucinarle è Tonino Cannavacciuolo, chef napoletano trapiantato sul Lago d’Orta, che a proposito della sua cucina dice: “Al ristorante cerco di creare un percorso tra ingredienti, dalla tradizione campana ai sapori tradizionali delle terre in cui sono caduto”. (Corriere della Sera) @ E in tema di abbinamenti “creativi” interviene anche il Pier52, il locale milanese all’ombra dell’Arco della Pace che ha inserito nel menu uno speciale piatto-degustazione a base di ostriche e….vodka, servita insieme ai molluschi nelle versioni aromatizzate con bergamotto, chinotto, cedro e arancia amara. Ed è già una tendenza. (ilGiornale) @ Stessa sorte anche per il cannolo, dolce simbolo della Sicilia che proprio a Milano sta spopolando come snack da passeggio, per tutte le tasche e in mille varietà: dal cannolo catanese con ricotta e gocce di cioccolato di La Siciliana a quello della Pasticceria Eoliana, da con frutta candita di Cose Nostre a quello con scorza d’arancia e ciliegie dei Fratelli Freni, passando per La Delizia, Turi Giovanni, Giacomo e Lu Bar, l’ape Ape Car gourmet che delizia con i cannoli i viaggiatori in transito alla stazione Centrale. (Libero) E a proposito di Cannoli, è tutto da leggere il nostro approfondimento su ilGolosario.it, dove Paolo Massobrio racconta la sua sosta golosa da Ammu di Milano. @  “Un tipo che ha sempre viaggiato in direzione ostinata. E Contraria”. Così, sul Venerdì di Repubblica, Massimo Calandri descrive Luigi “Gino” Barile, il papà della celebre grappa che a proposito dell’arte della distillazione confida:”Il segreto della grappa migliore è l’ostinazione. Poi seguono il sistema a bagnomaria, lento e delicato, la vinaccia fresca, chilometri zero. E il resto lo fa l’uomo”. @ Oggi su La Gazza Golosa i 50 migliori vini del mondo secondo il sommelier Luca Gardini. Al primo posto il Brunello di Montalcino Casanova di Neri Cerretalto 2010, seguito dal Riesling Spatlese di F. Haag e dallo Champagne Vintage 2008 di Louis Roederer. @ Ma alla Gazza Golosa tira anche aria di cambiamenti: Pier Bergonzi, riporta Italia Oggi, è stato nominato vicedirettore di Rai Sport. @ La doppia Iva sui tartufi è illegittima. A dirlo una sentenza della Commissione tributaria provinciale che ha accolto un ricorso presentato da una commercialista albese. La sentenza potrebbe accellerare la nuova normativa che consideri il tartufo come prodotto agricolo spontaneo, con un’Iva agevolata, eliminando il problema della doppia Iva (ovvero il 44% del prezzo) attualmente pagata.(La Stampa)

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