Nuovo stop all'accordo sui migranti

12.05.2020

Nuovo stop per l'accordo sulla regolarizzazione dei migranti che lavorano nei campi, divenuto ormai come la tela di Penelope, con la differenza che, in questo caso, è stato disfatto nello stesso giorno in cui era stato intessuto. Nonostante l'intesa sembrasse chiusa nella notte, al risveglio il M5S ha fatto dietrofront, serrandosi dietro a "No a sanatorie, no a scudi penali". Ma il premier Conte fa asse con Pd e Italia Viva per tenere la regolarizzazione dentro il decreto "Rilancio" e assicura: "I patti si rispettano". (La Stampa) @ Intanto, anche il presidente di Coldiretti Ettore Prandini interviene sulla questione e sul Sussidiario.net definisce la regolarizzazione "Una non soluzione". "Al di là di quel che si è fatto credere - scrive - di questi immigrati in agricoltura ne lavorano ben pochi. Attraverso i “corridoi verdi” ogni anno sono 370mila i cittadini provenienti da altri paesi, non solo europei, che entrano in Italia come manodopera stagionale, ma regolarmente assunti e tutelati nelle nostre imprese. Invece, facendo volutamente confusione, si continua a far credere che l’agricoltura sia il settore che più usufruisce di manodopera irregolare, ma questo non è vero. Sono fenomeni che là dove avvengono vanno denunciati e perseguiti. Non è con una sanatoria che daremo il buon esempio, anzi".

 

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