Oligoelementi segreto di salute e il buono degli zuccheri

29.02.2016

Il segreto della salute sono gli oligoelementi essenziali. Si tratta di enzimi presenti in tracce minuscole del corpo umano, in grado di accelerare o inibire le reazioni chimiche cellulari fondamentali per la vita. “Quelli essenziali - dice il dottor Bruno Brigo dell’Universitàà di Padova - sono quindici. I più noti e a rischio di carenza sono il ferro, lo iodio, il magnesio e il silicio.”. Cosa fare se nel nostro organismo ce ne sono pochi? “Puntare su un’alimentazione il più possibile naturale: cibi freschi e di stagione, possibilmente biologici e ricchi degli oligoelementi di cui siamo carenti”. (QN) @ Bere poca acqua può essere rischioso. Oltre la metà degli italiani introduce solo un litro e mezzo di liquidi contro i due necessari per il benessere, ma dagli Stati Uniti arrivano le linee guida per non commettere errori. Il sistema, messo a punto da Kiyah Duffey e Brenda Davy, si chiama Healthy Beverage Index ed è un test che attraverso un punteggio da 0 a 100 mette un’idea precisa delle cattive abitudini in fatto di idratazione. Più punti si ottengono, più si beve in modo salutare. (Corriere della Sera) @ Nella dieta del terzo millennio c’è molto più glucosio di quanto necessario, e anche l’OMS è intervenuto per ridurre la quantità di cucchiaini di zucchero consigliati ogni giorno. Ma per non rinunciare al lato dolce della vita la natura mette a disposizione alcune valide alternative allo zucchero cattivo. Quali? Per la nutrizionista Vanni Zacchi: “Gli zuccheri integrali di canna e il miele integrale biologico, se assunti con moderazione, nutrono in modo sano”. Ma superano l’esame anche i datteri, la stevia. il maltitolo, il succo d’uva e gli sciroppi d’acero e agave. Lo scrive Licia Granello su La Repubblica di domenica. @ Allarme glifosato per la frutta e la verdura. Dopo lo scandalo che ha colpito 14 marchi di birra tedeschi, il diserbante più utilizzato del mondo è stato trovato anche nei cavolfiori, nelle lenticchie, nei porri, nelle patate, nel frumento e nell’avena nostrani. Una ricerca effettuata solo in Lombardia, che ha evidenziato la presenza di questa sostanza in quasi un terzo dei punti di rilevazione. E in Italia sono già 32 le associazioni tra cui WWF, Legambiente e Greenpeace ad aver firmato un appello che chiede di bandirlo nell’Unione Europea. E di rimuovere il prodotto dai disciplinari di produzione. (Corriere della Sera)

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