Questa settimana Paolo Massobrio è nel Parco Nazionale del Vesuvio alle Cantine Olivella dove quattro generazioni si sono dedicate alla coltivazione dell'unico terroir del Vesuvio.
La cantina, situata ai piedi del vulcano, vanta 15 ettari di vigneti, dove prosperano vitigni autoctoni come catalanesca, caprettone e piedirosso. La tenuta ha abbracciato l'agricoltura biologica, utilizzando materiali naturali e tecniche tradizionali per produrre vini che rispettano l'ambiente. Il suolo vulcanico e il microclima del Vesuvio conferiscono caratteristiche distintive ai vini, risultando in sapori complessi e minerali; inoltre la cantina utilizza tecniche tradizionali di vinificazione, come la fermentazione spontanea e l'invecchiamento in anfore, per preservare l'autenticità dei vini.
Tra i vini degustati da Massobrio spicca il Catalanesca del Monte Somma Bianco “Summa” 2022, che è anche Top Hundred di Golosaria 2024, dall’omonimo vitigno in purezza. “Ha colore paglierino tendente all'oro; il naso è profondo con il gelsomino e la pesca in prima evidenza. In bocca è elegante, di giusta intensità, fresco ed equilibrato” – queste le parole di Massobrio per descriverlo.
E poi il Catalanesca del Monte Somma “Katà” 2023, elegante e composto; il Vesuvio Caprettone “Emblema” 2023, pieno e speziato; il Vesuvio Lacrima Christi Bianco "Lacrimabianco" 2023 e il Vesuvio Rosso "Vesuvio" 2022.
È fine il Vesuvio Rosso “Vesuvio” 2022, imbottigliato senza subire alcuna filtrazione ed è molto buono il Vesuvio Rosato “Ereo” 2023 da uve piedirosso, guarnaccia nera, sciascinoso in uguale misura.
Questa cantina è una testimonianza della ricca storia e della biodiversità della regione vesuviana. Combinando antiche tradizioni con moderne tecniche di vinificazione, hanno creato una gamma di vini eccezionali che riflettono davvero l'unico terroir del Vesuvio.
via Zazzera 28
Sant'Anastasia (NA)
tel. 0815311388
Per leggere l’articolo completo clicca qui