La nuova sfida dell’olivicoltura italiana si chiama Superintensivo. Un modello che arriva dalla Spagna e che vede impiegate 1.600-1.800 piante a ettaro per una produzione di 100-120 quintali, integralmente meccanizzabile e con ridotti costi di gestione. Secondo Salvatore Camposeo dell’Università di Bari: “Un’alternativa tecnicamente valida per gli imprenditori che si vogliano dedicare con profitto all’olivicoltura”, mentre per Maurizio Servili dell’Università di Perugia: “Sono olivicolture diverse, ma occorre riconoscere che l’eccellenza italiana è legata alla biodiversità. Con gli Igp Sicilia, Calabria e Puglia l’Italia sta coprendo il 70% della sua produzione con denominazioni d’origine. (Italia Oggi) @ Anche la mozzarella diventa globale. Questa la strada scelta dall’azienda campana Ilc La Mediterranea (40milioni di euro di fatturato e 120 dipendenti n.d.r) che, grazie alla sua propensione per l’export, ha messo in campo due nuovi prodotti di latte di bufala concentrato pronti a conquistare i mercati mondiali: quindi LatteRì, il latte di bufala congelato venduto in brik da 500ml e Buffalo Mozzarella making mix, latte di bufala concentrato in confezioni da quasi sei chili. (Italia Oggi) @ Il cioccolato del dopo Pasqua fa bene alla salute. A darne conferma numerosi studi secondo cui il cioccolato, oltre a stimolare il rilascio di endorfiine che migliorano l’umore, contiene sostanze in grado di rallentare l’invecchiamento e contrastare le infiammazioni. Ma attenzione: si parla solo di cioccolato fondente. (Corriere della Sera)