A Trento bisogna venirci in qualunque stagione dell’anno. È una città bellissima e sarà piacevole girarla nella sua teoria di piazze e piazzette. Il centro storico è decisamente raccolto e tutto si raggiunge a piedi. Anche l'Osteria Il Cappello, che apre le sue porte (piazzetta Lunelli, 5 - tel. 0461 235850 - www.osteriailcappello.it) nei pressi della chiesa dei Santi Pietro e Paolo, considerata come un manifesto dello stile neogotico italiano.
Veniteci senza indugio: un locale accogliente, riposante, che ha l’aria dell’osteria moderna, con una buona offerta di vini, anche a bicchiere. È spesso pieno, perché questa cucina piace ai turisti, ma anche ai trentini. Quindi carne salata, speck d’anatra con crostini di pane nero, ma anche un fragrante tortino di zucchine su fonduta di Casolet e in stagione (a noi è capitato) gli asparagi De.Co. di Zambana con salsa delicata all’uovo.
Fra i primi sono succulente le pappardelle fatte in casa al ragù di faraona, ma anche gli gnocchi di ricotta su crema di spinaci. C’è anche pesce: crema di asparagi verdi con code di gambero e spaghetti di kamut alle vongole veraci. Ai secondi darà piena soddisfazione la sella di coniglio alle olive e patate croccanti con peperone, ma non può mancare il filetto di maiale avvolto nello speck con la polenta di Storo e le cipolline glassate. Altre alternative: filetto di branzino con patate, taggiasche e capperi, tagliata di manzo al rosmarino. I dolci sono tutti della maison: torta di cioccolato ripiena di mousse con pera al cioccolato fondente; strudel di mele con salsa alla vaniglia; crème brulée ai lamponi. Sono dei professionisti: lo capisci dalla posizione della piccola selezione di formaggi nei dessert e dai prezzi giusti e onesti. Ecco perché sono sempre pieni.