Carlo e Grazia è una vita che stanno in un ristorante: lui ai fornelli, lei in sala, sempre assieme. Prima, per quasi trent'anni, nello storico Rina, affacciato sul Porto Antico. Da più di vent'anni, in un luogo molto meno centrale, sulle prime alture di Molassana, al termine della Valbisagno. Qui, in questa trattoria dall'ambiente molto famigliare, con i muri bianchi, i mattoni, gli archi, le grandi foto alle pareti, un'apparecchiatura semplice, va in scena una cucina di mare basata soprattutto sulla qualità del pescato, sempre locale, sempre fresco, sul quale garantisce l'esperienza di Carlo. Nessun volo pirotecnico, ma anzi, un menu classicissimo, che regala soddisfazione.
Dunque, per cominciare, antipasti (€ 15), tra cui quello misto della casa, che prevede gambero, scampo, acciughe marinate, polpo bollito e un assaggio di crudo di pesce (dove il limone è eccessivo). Tra i primi (€ 15), buoni i ravioloni di pesce conditi con sugo di pesce, pinoli e zucchine, così come le delicate lasagnette con carciofi e gamberi. Tra i secondi (€ 20), semplicità con il pesce del giorno (per noi, morone), servito alla piastra, all'acqua pazza, agli agrumi o alla ligure, ma non mancano mai il fritto misto e i calamari fritti, così come i gamberi e scampi di Santa Margherita. La zuppa di pesce (€ 45), invece, è solo su ordinazione. Si chiude (€ 5) con i semifreddi della casa, oppure una fetta di torta, preparata da Grazia. La carta dei vini è in linea con il locale: molto semplice, ma qualche buona bottiglia c'è. Servizio gentile.