OW Lana a Lana, cena di grande soddisfazione

Il meglio dei prodotti e delle ricette italiane

23.05.2023

Chi ancora non conosce Lana, paese equidistante fra Merano e Bolzano, deve mettere in conto un viaggio. Il centro storico è raccolto e assai carino e in fondo alla via principale (pedonale), dopo aver posteggiato l’auto di fianco alla chiesa dei Cappuccini, ecco sullo sfondo il dehors accogliente del ristorante OW Lana della famiglia Lustik.

Un dehors vissuto, con tanti ninnoli eleganti e una griglia moderna che cuoce la carne selezionata da Renato Lustik, in maniera che non provochi bruciature errate. All’ingresso si nota subito la gran selezione di bottiglie, esposte nelle due sale anch’esse calde e accoglienti. La premura di Renato e Traudi Hertcheg (insieme nella foto d'apertura) sua stretta collaboratrice, è tanta, quasi che chiunque faccia sosta qui si senta come a casa.

Lo chef Massimiliano TrentoIn cucina c’è Massimiliano Trento, un cuoco originario di Bassano del Grappa, molto bravo.
In tavola arrivano due tipi di pane, uno più buono dell’altro e un amuse bouche per iniziare. Poi via con un perfetto flan di asparagi bianchi con salsa all’uovo ed erbe aromatiche
accanto alla battuta di fassona della Granda con aglione della Valdichiana: appena arrivato è stato messo all'ingresso come un trionfo. Buono anche il salmerino affumicato “Trota d’Oro di Preore” con asparagi crudi, sale dolce di Cervia e ketchup di mela.

Fra i primi il risotto Vialone Nano De Tacchi con limone della Costiera Amalfitana e gamberi è davvero da non perdere, perfetto anche questo,
mentre i tagliolini di rapa rossa e farina di ceci con piselli, basilico e asparagi di Bassano saranno croccanti.
Ma se torno voglio la zuppa del giorno, che secondo il mio intuito dev’essere una cosa deliziosa. In carta c’erano anche i tondelli farciti all’amatriciana, salsa di pomodoro datterino, pesto di prezzemolo e pecorino. E qui capite che c’è proprio una ricerca del gusto, mutuando fra le ricette più succulente del paese, anziché ridurre l’offerta solo alla tipicità altoatesina, tutto gulash e canederli.
Si passa poi alle carni: con tagliata di Fassona oppure con la mia buonissima coscia di coniglio brasata al vino bianco, riso al salto e zafferano dell’Etna.
Un piatto molto sfizioso (guardate la foto per capire di che si tratta) che uno si sarebbe aspettato di assaggiare a Milano e invece eccolo qui.
Si chiude con i dolci dove la panna cotta (vedi foto sopra) è anch’essa perfetta, accanto a un incisivo sorbetto ai limoni autentici di Sorrento (vedi foto sotto).
Quello che colpisce, tuttavia, è la capacità di ricerca delle materie prime, non solo dei vini, ma anche dei singoli prodotti che poi compongono le varie ricette. Davvero una gran bella sosta, raccomandabile al 100% come ha fatto con me il collega Roberto Vivarelli, caporedattore della Rai di Bolzano, con cui abbiamo condiviso la serata e i suoi bicchieri.

OW Lana

Piazza Gries 2
Lana (Bz)
tel. 0473 490911

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