"Expo oltre a dare visibilità ai grandi marchi può essere una chance per le piccole aziende". Ha ragione Paolo Rodaro. Se c'è una realtà di Expo che sta avendo un grande successo, è il Padiglione del Vino gestito da Veronafiere. È una vetrina di prestigio internazionale che dà ulteriore lustro e prospettive ai grandi produttori del nostro paese. Ed è occasione di aprirsi al mondo in un contesto di grande appeal per piccoli produttori che han voglia di sfidare il mondo con i loro prodotti.
Proprio nei vini di Paolo Rodaro, ci siamo imbattuti in questi giorni, preparando il secondo appuntamento della giostra dei Wine bar, in programma domani sulla terrazza del Padiglione del vino, protagonista questa volta (h.17.30) Palazzo Roccabruna di Trento. A farci riassaggiare i suoi vini, Nicoletta Rossi, competente e appassionata sommelier, di "lungo sorso". È stata un'emozione. Sesta generazione di viticoltori, Paolo Rodaro (tel. 0432716066) di Cividale del Friuli ha vigneti sulle dolci colline dei Colli Orientali, territorio vocato alla viticoltura per il terreno chiamato “ponca”, marna arenaria di origine eocenica, e per il microclima che lo contraddistingue.
L'azienda, che porta il nome di suo nonno, Rodaro Paolo, vede 50 ettari di proprietà dedicati alla produzione di vini DOC e DOCG. Paolo, ha fatto suoi i principi di papà Luigi e di suo zio Edo, ricercando la qualità piuttosto che la quantità. Il risultato son vini di grande pathos. A Expo2015, a Taste of Italy, il vino con cui è presente è il Sauvignon 2014, per la sua bella personalità, ma anche perché prodotto in quantitativi che potrebbero garantire un mercato internazionale. A meritare assaggio meditato, tuttavia, son tutti i suoi vini, tra cui ci sono quelli della linea Romain, tra cui spicca un notevole Refosco dal peduncolo rosso, dalle note di piccoli frutti, sottobosco, e dal profilo piacevolmente rustico. E quelli della linea "Limited edition". Tra questi un vero fuoriclasse L'Evoluto. Da uve sauvignon ha colore giallo oro, naso di grande intensità con profumo di frutta esotica, e in particolare di frutto della passione e ananas, sentori di pesca, note di foglia di pomodoro, di timo e di erbe aromatiche, mentre al palato è di grande equilibrio, fresco, sapido, e di lunga persistenza. Un grande vino con cui brindare al successo del Padiglione del vino e dei produttori italiani sui mercati internazionali!