Pasqua veg (?) e l'eterna lotta tra carnivori e animalisti

10.04.2017

Pasqua tempo di dolci, e soprattutto di colombe. Ne sanno qualcosa a Milano, dove sono parecchi i laboratori artigianali specializzati nella loro produzione e dove, nonostante un crescente interesse per le versioni “vegane”, continuano a tenere banco i lievitati della tradizione. Lo spiega sul Giorno di domenica Paolo Galliani, che propone un viaggio alla scoperta delle 10 colombe Doc della tradizione meneghina, con incursioni tra nomi noti anche al Golosario come la Pasticceria Cucchi e I Dolci Namura. @ Ma da leggere su ilGolosario.it anche l’approfondimento sulle colombe dell’Italia centrale firmate da due grandi interpreti della pasticceria: Roberto Rigacci e Attilio Servi. @ E di Pasqua “Veg” parla anche il Corriere della Sera, con un articolo di Fabrizio Caccia che annuncia un calo del -30% nelle prenotazioni di abbacchi, capretti e agnelli. “Nonostante questo - spiega - sono ancora 800mila gli agnelli che finiscono nei piatti degli italiani durante le festività pasquali. E pure quest’anno i volumi saranno rispettati”. E il presidente di Federcarni, Maurizio Arosio: “La domanda tiene. L’abbacchio a Pasqua fa parte del nostro patrimonio gastronomico. E per questo va tutelato”. @ Ma ad infiammare il dibattito tra animalisti e carnivori ci si è messo anche Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, nei giorni scorsi ha aderito alla campagna pasquale promossa dalla Lega Italiana per la difesa degli Animali e dell’Ambiente, salvando dal macello 4 agnelli che da qualche giorno pascolano indisturbati nei giardini di Arcore, mentre al gruppo si è aggiunto anche un quinto agnellino, talmente piccolo da aver ancora bisogno del latte. E proprio la foto che ritrae Berlusconi mentre dà il latte al piccolo ha fatto il giro del web e aperto il dibattito tra favorevoli e contrari. Un tema su cui, sul Giornale, intervengono anche Oscar Grazioli, per cui “Il rito cristiano non giustifica questa mattanza”, e Camillo Langone, che prende le parti di chi mette queste carni in tavola e scrive: “Non togliete un cibo sacro a noi credenti”.

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