123 miliardi di euro spesi nel mondo per cacao e derivati. Sono i dati diffusi da Euromonitor, secondo cui i più golosi sono gli Svizzeri, con 10 kg pro capite, seguiti da inglesi (8 kg) e italiani (3 kg). (Repubblica) @ Intanto, dopo la notizia della delocalizzazione della Pernigotti, Attilio Barbieri accende i riflettori sui gianduiotti. Il “casalingo di Voghera” sulle pagine di Libero prova a capire la provenienza dei cioccolatini, appurando in molti casi un aspetto quasi trascurato dall’etichettatura, ovvero lo stabilimento di provenienza. @ Da leggere, sul Giornale, anche la storia di Silvia Chelazzi, la biologa che 12 anni fa perse la vista per effetto di un farmaco che oggi usa gusto e tatto per migliorare la frutta. E che confida: “Con gli altri sensi vedo meglio”. @ Tutti cercano di copiare la fontina. Ma quella valdostana è una sola. Parola di Giancarlo Saran, che su La Verità di sabato racconta i tentativi di imitazione del prezioso formaggio. “Taroccato” da danesi, svedesi e americani, è stato svilito anche da Francia e Svizzera, ma il Wall Street Journal l’ha inserito tra i 26 migliori formaggi del mondo. @ Dalla fontina ai carciofi, i “fiori dell’orto” che dominano sulle tavole degli italiani cui è dedicato un approfondimento di Gemma Gaetani sulle pagine de La Verità. Ciascuna regione ha il suo modo di cucinarlo e servirlo: alla giudea, alla romana, alla milanese, alla Cavour, la frittedda sarda. E grazie alle sue proprietà medicinali aiuta chi soffre di calcoli e dolori al fegato.