Dal pane alla pasta, i Vescera, ambasciatori dei grani antichi siciliani, più che un'azienda sono una famiglia. “E con i miei nipoti si arriva alla nona generazione”. È soddisfatto Franco Vescera, “l'Indiana Jones” dei grani antichi dell’Isola, archeologo, nato nel Gargano, ma cresciuto in Brianza ed emigrato in Sicilia sia per motivi di studio legato all'interesse dei siti archeologici di cui l'Isola è ricca che anche per amore della sua Marinella. Qui Franco, antesignano della cultura del buon cibo, da pioniere ha riportato alla luce i genomi dei grani antichi siciliani convinto che “l’archeologia non sia una scienza che guarda al passato ma che al contrario – afferma – sia ancora in grado di esprimere ora e negli anni futuri, tutto lo scisma umano nelle sue diverse sfaccettature, dalla botanica all’agro alimentare. E oggi, ancora di più perché il consumatore è sempre più consapevole di ciò che arriva sulla tavola”.
Franco Vescera - foto FacebookFranco Vescera è patron di un'azienda di
panificatori che affonda le radici nella conoscenza e valorizzazione delle sementi dell’Isola dal 1880, tramandando passione, studio e competenza riconosciuta anche a livello internazionale. Tummina, Russello, Perciasacchi sono soltanto alcune delle circa 50 varietà di
grani born in Sicily che i Vescera seguono nei diversi siti siciliani con particolare attenzione anche a Pantelleria, che con i suoi 6.500 ettari di terreno, è la più grande delle Isole minori. Stanno realizzando un
percorso colturale e culturale di riscoperta dei grani antichi da promuovere insieme ai prodotti principi della “Perla del Mediterraneo” come i capperi, i pomodorini lasciati essiccare al sole, all’iconico Passito “
perché il cibo – dice Franco –
sia volano di uno sviluppo sostenibile del territorio affermandone l’identità”. Con lui anche il figlio Mattia che, insieme alla moglie Emilia Disclafani, hanno rilevato a Corleone, nella provincia di Palermo, un pastificio di lunga tradizione artigianale dove i mastri pastai lavorano da generazioni.
foto FacebookQui è nato il pastificio Vescera con i grani antichi siciliani bio, “
dove la pasta – spiega Mattia, 40 anni, che è anche bakery chef formatosi alla Scuola Alma –
è prodotta con due soli ingredienti acqua e farina di semola di grani antichi siciliani bio che, voglio sottolineare, non contengono fitofarmaci, micotossine e nessun’altra sostanza che possa alterare la alte qualità del prodotto”.
Perciasacchi (buca sacchi) e
Tumminia (Timilia), le antiche varietà utilizzate per la pasta che diventa così un primo salutare e ricco di proprietà organolettiche in un periodo in cui cresce l’allarme degli allergologi per l’Italia con circa 800 mila persone a rischio di allergie. Nel
pastificio di Corleone, nel verde della campagna siciliana, la pasta Vescera segue un processo slow e antico dove la lunga essiccazione fa sì che rimanga un prodotto “vivo”: mantiene intatte le proprietà nutrizionali e organolettiche del grano.
Una scommessa difficile quella di Mattia e della moglie Emilia, in un sistema dominato dalle grandi multinazionali. Ma non demordono. Anzi, stanno investendo, per diventare ambasciatori di colture e culture. Emilia, laureata in lingue orientali con un master in internalizzazione dei prodotti dell'agro alimentare, per circa nove anni ha girato il mondo per lavoro e per studio ed ha le idee chiare. “
Nel 2019 in modo casuale grazie alla mia conoscenza della lingua giapponese ho incontrato a Siracusa, Takuitsu Izumo, proprietario del ristorante Piscaria nella baia di Tokyo che propone esclusivamente cucina siciliana - racconta -
ed è nata una splendida collaborazione tanto che Mattia è andato da lui per insegnargli a fare il lievito madre e l’arte della panificazione con i nostri grani. Gli abbiamo lasciato delle sementi – spiega Emilia –
e siamo in attesa d’incontrarlo qui, con il grano di Tumminia che Takuitsu Izumo ha coltivato nella sua terra”.
Vescera 1890
viale dello Stadio, 17
Carlentini SR
Tel. 095993126