Quello di oggi è di Massimo Gramellini, che nel suo Buongiorno su La Stampa riporta la storia di Hamdu Ulukaya, il pastore curdo “Stufo di mangiare yogurt” che si trasferì a New York per fare fortuna, ma che proprio nella Grande Mela incontrò l’occasione della sua vita: acquistare un impianto per la produzione di yogurt. “Alla fine - scrive Gramellini - nacque lo yogurt Chobani. In poco tempo conquistò uno spazio fisso nei frigoriferi della Costa Orientale, rendendo miliardario il suo inventore e consentendogli di assumere duemila persone, scelte per lo più tra i migranti senza lavoro come lui”. Oggi la sua azienda è quotata in Borsa, ed è di pochi giorni fa la notizia che Chobani abbia deciso di assegnare ai dipendenti il 10% delle azioni “Non come regalo, ma come mutua promessa: d’ora in poi avrebbero lavorato con uno scopo e una responsabilità comuni”. La conclusione di Gramellini: “Ci voleva un pastore curdo per ridare senso al capitalismo. E ci voleva New York per dare un senso al pastore curdo”.