Cucino, posto e butto. Che fine fa il cibo pubblicato su Instagram? Costanza Rizzacasa d’Orsogna sul Corriere della Sera analizza questa nuova tendenza e scrive: “Ci arrampichiamo addirittura su una scala per valorizzare, fotografandolo dall’alto, un toast all’avocado. Intanto, il toast diventa molliccio, il mojito annacquato. E Instagram è il buco nero della fame negata, e non vedrai mai le (vere) foto delle Pringles tra i cuscini del divano. E diventa paradossale che nel momento di ‘picco del food’ diamo al cibo così poco valore. Ciò che non siamo, ciò che non mangiamo”.