I turisti visitano Torino per cibo e calcio, ma non amano (o non particolarmente) la cultura. Lo spiega sul Corriere della Sera Gabriele Ferraris, che snocciola i dati forniti dalla direttrice di Abbonamento Musei, Simona Ricci, secondo cui, dopo un 2018 difficile, sarebbero aumentati i tesseramenti ma principalmente a carico dei torinesi, che hanno cominciato a rifrequentare i loro musei. Parallelamente a Torino sono però aumentati i turisti, più interessati da fattori “extraculturali” come, ad esempio, l’offerta gastronomica e il richiamo della juventus “ronaldizzata”. Ma mentre in città impazza il dibattito sul rapporto tra cultura e turismo, la conclusione di Ferraris è ben più pratica: “Chiacchiere, mozioni degli affetti e supercazzole stanno a zero. Torniamo a guardare laicamente i numeri e piantiamola di sparare minchiate”.