Quello di oggi è firmato da Antonio Lubrano e dedicato alla mistificazione del sale, un alimento stra-utilizzato il cui consumo porta con sé alcuni rischi. “Avere poco sale in zucca - scrive - è un modo di dire che bolla gli sciocchi. Ma avere poco sale (nello stomaco) è da saggi. (…) Se il consumo di sale in tutto il mondo diminuisse del 10%, si eviterebbero migliaia di decessi e sarebbero sconfitte tante patologie legate agli sbalzi di pressione”. E in riferimento alla razione ideale aggiunge: “Viene di pensare all’età dell’innocenza, quando fummo portati alla fonte battesimale e il celebrante posò sulle nostre labbra il sale della sapienza. Forse nemmeno un grammo. (…) Che sia un grammo oppure due, sempre amaro è. Un quantitativo però che ci permette di avere ancora la nostalgia di un amore: vedi “Sapore di sale” di Gino Paoli. Ma impegnamoci: solo due grammi fino al 2027”. (Corriere della Sera)