Più negozi in centro, a scapito della qualità. Vino, pasta e caffè alla conquista del mondo

14.03.2016

Sempre più bar, negozi e catene del food occupano i centri cittadini, ma a mancare è la qualità. E’ l’allarme lanciato dal Fipe, associazione di categoria, che segnala come a fronte di un eccesso di offerta, la concorrenza si sia scatenata sui prezzi a scapito della qualità dei prodotti. “Due imprese milanesi su dieci sono dentro la prima cerchia dei bastioni - commenta Lino Stoppani, alla guida della Fipe - “ Ma cucine e laboratori di pasticceria sono spariti perché fuori budget (…) Il rischio è che in centro trovino spazio soltanto catene o locali con servizio standardizzato”. (Corriere della Sera ed.Milano) @ Contro la standardizzazione arriva però lo street food franchising. L’idea è di Alberto Langella, il 37enne originario di Pagani nel Salernitano che ha investito in due brand che fondano il loro successo su prodotti interamente made in Italy: il gelato allo yogurt (di Vipiteno) della Yogurteria e le patate (della piana del Fucino) con pollo fritto di Fry Chicken&Chips “Nato per contrastare lo sbarco in Italia di KFC”. “Cerchiamo di dare fritto di qualità - dice Langella - con carne fresca di polli italiani e fritti in olio di arachide controllato al 100%”. (Affari&Finanza) @ Dalle start-up italiane del cibo a quella green che si prepara a “cambiare l’aria”. Si chiama Laboratori Fabrici, ed è l’azienda di Pordenone che ha ideato Clairy, un vaso purificatore d’aria che sfrutta il potere fitodepurativo delle piante, amplificato con un particolare sistema di filtraggio dell’aria. Il progetto, dopo raccolta fondi in SiliconValley, sbarcherà su Kickstarter, il sito web di crowdfunding per progetti creativi. (La Repubblica) @ Torna a splendere il sole nelle vendite del vino al supermercato. Il dato è emerso dall’anteprima dell’edizione 2016 di Vinitaly, ed ha indicato come dopo anni di stasi, sugli scaffali della grande distribuzione il vino sia tornato a crescere, con vendite in aumento del 2,8% in volume per le bottiglie da 75 cl. Bene anche gli spumanti, con un +7,8% in volume, mentre in vetta alla classifica si piazzano il Lambrusco e il Chianti, seguiti dallo Chardonnay. (Avvenire) @ Dal successo del vino a quello della pasta artigianale italiana, sempre più richiesta - anche all’estero - da grandi chef e appassionati attenti al sapore, alla tenuta della cottura e al procedimento di fabbricazione. A guidare questo momento d’oro sono le micro imprese che puntano tutto sull’artigianalità della lavorazione e i cui prodotti costano anche 10 volte gli omologhi industriali. Tra questi: Benedetto Cavalieri, Pasta Gentile, il Pastificio di Nola, il Pastificio Russo e Monograno Felicetti. (Affari&Finanza di Repubblica di oggi) @ E tra i simboli del made in Italy spicca senza dubbio il caffè, un business che in Italia ha un mercato del valore di 3.4 miliardi, di cui la metà in esportazioni. Ma quali sono i nomi che sono riusciti a varcare i confini nazionali portando i loro blend anche all’estero? Illy, lavazza, Kimbo, Vergnano e Zanetti. Ognuno differente per miscele e tecnologie, ma tutti fautori del successo del successo del caffè nel mondo. @ Gualtiero Marchesi ambasciatore dei sapori della Lombardia. Il Maestro della Cucina Italiana è stato scelto dalla Regione Lombardia per interpretare, insieme alla giornalista Beba Marsano, l’enogastronomia lombarda nella speranza che privati ed enti pubblici si facciano avanti con progetti mirati dedicati al connubio tra cibo e scoperta del territorio. Sette gli itinerari che Marchesi sta già pianificando. Dopo Milano, toccherà al Comasco e al Lecchese, poi al garda, alla Franciacorta, alla Valtellina con la Valcamonica, al Cremonese, al Mantovano, alla Bergamasca e al Lodigiano con il Pavese. (IlGiorno) @ Intanto il gigante buono di MasterChef, Tonino Cannavacciuolo, ha presentato il suo nuovo libro “50 ricette dal Sud al Nord”. (QN)

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