La pianificazione fiscale dopo il Covid-19

L’importanza di fare il punto per ridurre costi e rischi

08.04.2020

In queste settimane il Governo ha emanato e sta emanando una serie di decreti per dare sostegno economico alle imprese che in questo momento attraversano un periodo di flessione economica dovuta all’emergenza da Covid-19. A questo si sommano le varie strategie messe in campo per restare a galla dalle singole imprese: si reinventano, riadattano le linee produttive, incentivano lo smartworking, ma rischiano di non farcela di fronte a una crisi depressiva dei mercati che coinvolge inevitabilmente ogni settore e che colpirà ogni ingranaggio della filiera produttiva, dalla progettazione e lavorazione (artigianale o industriale che sia), sfociando nella vendita in negozio. 

Accanto alla positività, alla creatività e alla messa in opera della strategia di sopravvivenza, le aziende dovrebbero seguire un percorso di verifica della propria solidità strutturale, attuando poi, passo dopo passo, una seconda strategia di crescita.  È il momento di fare un primo check up fiscale e finanziario: si analizzano le spese, le perdite, i flussi finanziari costanti e variabili. Si valutano i rischi e le possibilità.

Si elabora una strategia "Tailor made” in ambito tributario per ciascuna realtà: dall'operaio, al piccolo fornitore artigiano, sino all’azienda che commercializza i prodotti. Si scelgono forme giuridiche più opportune, regimi contabili più idonei e si valuta di quali strumenti governativi usufruire e a quali rinunciare. Fare un check uP fiscale e finanziario per ripartire Bisogna allocare le risorse in campo contabile e finanziario in maniera prudente e consapevole: diversificare la strategia degli accantonamenti (si pensi ad un fondo di prevenzione dei contenziosi tributari a seguito dell’estensione dei poteri di controllo del Fisco) e della stessa struttura organizzativa per tutelare i lavoratori e poter ottemperare alle obbligazioni tributarie e contributive con continuità. Tutte le decisioni inerenti le possibilità o necessità di rinegoziare i contratti, onorare i rapporti con fornitori e le scadenze dell’Erario, attivare assicurazioni, diminuire le produzioni, devono essere bilanciate con la sapiente predisposizione di una via di rinnovamento, esigenza imprescindibile.

Il mio consiglio agli imprenditori è quello di utilizzare questo momento per “cambiare mentalità”, iniziare ad agire in maniera analitica, coerente e paziente, decidendo di abbracciare nuovi percorsi anche in campo della ricerca e sviluppo Maria Grazia Terlizzi, avvocato e co-fondatore di Bgrow

Pianificazione fiscale, gestione delle divergenze, attuare modelli societari di prevenzione (si veda la predisposizione dei c.d. "modelli 231" per ogni azienda) sono attività volte a far puntare in maniera responsabile su una filiera produttiva personalizzata con una scelta di operatori che siano l’uno il supporto dell’altro non solo in termini contabili ma anche societari, riducendo costi e rischi, e in questo modo suggerire un nuovo modello organizzativo.

Attendiamo che lo Stato, nell’attuale stato di emergenza e considerando le esigenze dei contribuenti anche dopo l’emergenza, emani nuove norme fiscali e finanziarie con la speranza che siano interventi spendibili nell’immediato.Nel frattempo, il mio consiglio agli imprenditori è quello di utilizzare questo momento per “cambiare mentalità”, iniziare ad agire in maniera analitica, coerente e paziente, decidendo di abbracciare nuovi percorsi anche in campo della ricerca e sviluppo e diventare ciascuno ambasciatore di un nuovo modo di generare redditività.

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