ll piano Ue contro la Xylella prevede la definizione di tre fasce sul territorio pugliese: una zona cuscinetto a Nord dove saranno espiantate tutte le piante (malate e sane nel raggio di 100 metri); una zona intermedia larga 20 km che unisce le due coste e dove saranno abbattute le piante malate e testate quelle sane; una più ampia in provincia di Lecce dove le piante non saranno più eradicate tutte, secondo una linea meno dura della precedente. Inoltre l’Italia ha ottenuto che siano cancellate dall’elenco di piante da eradicare altre specie come quercia, malva e sorgo. Ma la Coldiretti scende in campo e dice: “E’ assurdo e inaccettabile pensare di eradicare tutte le piante infette a prescindere dallo stato di salute, poiché questa soluzione avrebbe costi improponibili e causerebbe danni economici e ambientali inaccettabili, oltre a rischiare di spazzare via centinaia di anni di storia delle aree del Salento. Sul fronte istituzionale occorre accelerare l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità avviato dal Parlamento”. @ Lotta alla flavescenza dorata tra i vigneti del Gavi. A lanciare l’allarme il Consorzio tutela del Gavi, che attraverso un incontro pubblico ha richiamato all’ordine le aziende biologiche e biodinamiche del Gavi docg invitandole ad eseguire dei trattamenti contro questa malattia. Secondo l’agrotecnico Davide Ferrarese si tratta tuttavia di “Una situazione non critica. Ma l’attenzione va tenuta alta con un mix di buone pratiche, dalla diffusione degli insetticidi all’estirpo delle viti”. (La Stampa) @ Boom di importazioni in Italia per l’olio di palma, sempre più utilizzato in sostituzione dei grassi più pregiati. Secondo Coldiretti si tratta di “Un record negativo mai raggiunto prima”, che interessa numerosissimi prodotti anche per bambini, con rischi collegati che vanno da quelli sulla salute, a causa dell’elevato contenuto di acidi grassi, a quelli ambientali, per via del disboscamento selvaggio e dell’inquinamento provocato dal trasporto. @ La depressione si combatte con i probiotici. Su La Stampa di oggi un articolo di Paola Mariano svela come i fermenti lattici, molto utilizzati per la salute dell’intestino, siano in grado di migliorare l’umore e ridurre i pensieri negativi. A confermarlo uno studio di Lorenza Colzato, dell’Università olandese di Leida, secondo cui una terapia a base di un mix di probiotici quali bifidus, lactobacilli e altri riduce la tendenza a rimuginare, fattore predittivo di episodi depressivi.