DaMa, una cucina radiosa in Valsesia

Una coppia è qui da un anno con una cucina davvero felice

31.07.2024

Quanto è lunga la Valsesia, viene da pensare ogni volta che ci si incammina (si fa per dire) da Romagnano Sesia verso Alagna. Ma la nostra meta si ferma prima, ovvero a Piode, paese famoso per i tetti di pietra dove c’è anche un ottimo caseificio mentre poco prima, a Scopello, bisogna fermarsi al Paniere (via degli Alpini, 9), che realizza un pane straordinario accanto a tante sfiziosità dolci e salate (a Golosaria molti hanno conosciuto il suo panettone irresistibile e la mia amica Paola di Riva del Garda ne è una fan, mentre l’altra Paola che sta al Pinocchio di Borgomanero, una settimana fa ci ha servito il loro pane).
Ma attenzione, perché qui ci sono almeno altri due posti imperdibili: poco dopo Piode, la Truna a Campertogno (corso Umberto I, 11) con la sua selezione di formaggi straordinari e, prima di arrivare a Piode, il mitico Raviolificio Bertoli in località Balangera di Varallo dove con Piero e la sua famiglia ci si può attardare a fare una merenda. Tanta simpatia, tanto gusto in queste tre botteghe (più una Macelleria) della nostra predilezione.

Ma oggi Piode ha un motivo in più per venirci ed è questa trattoria di lusso davvero carina. Quando arrivate, superato il paese dopo il caseificio, posteggiate sulla sinistra negli spazi appositi. Attraversata la strada, si sale in mezzo alle antiche case di pietra e, dopo qualche centinaio di metri, sulla sinistra, si staglia l’ingresso invitante della DaMa.
All’ingresso un banco bar, più avanti una bella sala ariosa, in legno, con i tavoli apparecchiati e ben distanziati.
Danilo Massa, quasi 30 anni, è venuto qui, dopo la sua ultima esperienza al Santo Bevitore di Novi Ligure (nostra sosta radiosa). Con lui c’è Olga Pronyuk, bravissima padrona di casa, attenta e gentile.

La carta dei vini ha un certo interesse, sia di etichette locali sia del resto d’Italia e anche l’offerta a bicchiere merita, se è vero che trovi il “grande” Boca di Davide Carlone.

Una menzione particolare merita il pane (buonissimo), homemade, con cui iniziare ad assaggiare lo straordinario burro della Truna che segna la differenza con qualsiasi altro tipo abbiate trovato al supermercato. Poi inizia la sequenza degli amuse bouche che non ti aspetti. Un finto pomodorino ripieno di pappa al pomodoro, la tartare di vitello della macelleria Ottone di Scopello (altra meta del nostro Golosario che merita una visita - via Della Chiesa, 8) con nocciole delle Langhe; quindi la trota marinata alle erbette e un assaggio della paniscia “a modo nostro” che tradisce le origini del cuoco, che si fece le ossa al Pinocchio di Borgomanero. Ultimo assaggio il Bignè ripieno di mursin (stracchino di montagna).
Iniziamo la nostra cena con un piatto davvero gustoso: pomodori, melanzane, toma stravecchia, mursin e basilico (16 euro) accanto a cervello di vitello, cornflakes, mayo di aglio nero e cetriolo; ceviche di trota, scalogno alla brace e mirtilli.
Fra i primi, per Roberto Formica che mi accompagnava, quello assaggiato è il suo miglior risotto dell’anno. Dell’azienda Barone, è ai tre latti, erbe spontanee, limone e caffè (18 euro). Superbo!
Per me i ravioli di costine al Bbq, brodo di spezie del vin brulée, accanto a tagliolini affumicati, burro fieno e salmerino.
Eccellente sarà poi il filetto di vitello, erbette, yogurt e albicocche (28 euro)
e anche la trota in carpione (22 euro) ricca di sapori. La prossima volta ordino l’uovo, toma di capra e lattuga (ma perché non l’ho fatto?).
Dal menu disegnato con fiori e alberelli, a questo punto non resistiamo ai dolci (9 euro): millefoglie, yogurt e amarene;
cioccolato caffè e nocciole
e una straordinaria tartelletta di pesche sciroppate de La Montemarzina di Volpedo con cioccolato bianco.
Anche il pre dessert era un sorbetto di pesche di Volpedo.
C’era poi la degustazione dei formaggi de La Truna a 3 o 5 pezzi (9 e 15 euro) con mele e confetture. Coperto e acqua minerale sono entrambi a 4 euro (il coperto ci sta anche per il livello del pane, l’acqua forse è un po’ cara).

Ci sono anche due menu degustazione: 4 portate a mano libera (55 euro) e 6 portate a mano libera (75 euro).

Al termine, notiamo su un tavolo un libro, scritto dall’ottima Nadia Toppino con Ferran Masvidal Ferreras che raccoglie le ricette dello chef per la serie “cibo e cucina afrodisiaca”.
Un segno che Daniele ha raggiunto la sua maturità e da questo angolo grazioso c’è da scommetterci, è deciso a raccontare altre cose buonissime attraverso i suoi piatti dalla felice creatività. Bravo, Bravi!

Osteria DaMa - Danilo e Olga

via Roma, 54
Piode (Vc)
Tel. 3401478607

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