Ormai si chiamano semplicemente Plin, anche se fanno parte della famiglia degli agnolotti. Ma questi, sempre di pasta fresca ripiena, hanno forma rettangolare, e devono il nome al pizzicotto – plin in dialetto – eseguito per chiudere la pasta. Li caratterizza una sfoglia sottilissima, che tiene molto bene la cottura, e un ripieno a base di carne e di verdure.
Ora, i plin di cui vi parliamo oggi sono una ghiotta novità per chi cerca sapori esclusivi, nati dalla collaborazione tra il Pastificio Bolognese, gestito dal 1949 dalla famiglia Muzzarelli (oggi alla quarta generazione), che produce oltre 90 tipi di pasta fresca tra paste ripiene (di carne, pesce e verdure di stagione), trafilate al bronzo, speciali per le feste, pasta integrale o con farine speciali, e la Macelleria Pino, che nel 2014 ha brevettato la carne di Vicciola® ed è da sempre una gloria del nostro Golosario.
Si tratta di una carne ottenuta da capi di Razza Bovina Piemontese che seguono un'alimentazione particolare a base di cereali, fave, crusca, fieno e nocciole italiane, macinate al momento del pasto. La carne che ne deriva è magra e leggera, possiede un’altissima concentrazione di proprietà nutritive e un livello di colesterolo estremamente basso. Il progetto Vicciola, lo ricordiamo, è la prima realtà privata in Italia ad avere ottenuto un Disciplinare per la tracciabilità e l’alimentazione dei bovini approvato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nel 2012.