Pomodori del futuro, locali per friendly e bunker del formaggio

30.01.2017

Il pomodoro del futuro? Avrà il sapore di una volta. Su Repubblica Elena Dusi anticipa le scoperte della scienza e spiega l’individuazione di geni perduti in mezzo secolo di selezione. “Con gli incroci - scrive - tornerà il gusto dimenticato”. E aggiunge: “L’agricoltura biologica, con terreni non trattati, dà ai frutti una concentrazione di antiossidanti più alta. E scientificamente dimostrato”. (La Repubblica) @ Non sempre le erbe officinali sono un toccasana. Parola di Ciro Vestita, che su QN mette in guardia rispetto agli effetti delle piante. “Quelle a scopo curativo - spiega - se usate male possono avere effetti collaterali. Mai, ad esempio, dare una tisana di salvia a un iperteso; utilissima invece la salvia nei disturbi della menopausa, nelle infezioni delle vie urinarie e nella profilassi del tumore al polmone. Per l’ipertensione invece è utile il Karkadè, che abbassa la pressione arteriosa”. (QN) E sul tema interviene anche Luca Bianchini, che su Repubblica spiega gli effetti della noce moscata sul nostro riposo: “Tra i rimedi naturali - scrive - il più efficace per il sonno è la noce moscata. Recenti studi hanno dimostrato che è un ottimo sedativo naturale. Ma attenzione: non eccedete perché può avere effetti allucinogeni”. @ Mela Annurca al centro dell’intervento di Marco Belpoliti, che su Repubblica racconta come una volta, per mangiare questo frutto occorresse andare a Napoli o dintorni. “I fruttivendoli esponevano le piccole mele striate di rosso sui loro banchi. Croccante e molto saporita, l’Annurca era una prelibatezza rara. Ma oggi la si trova dappertutto”. @ Al ristorante con Fido e Micio? Da oggi è sempre più semplice. Lo spiega Roberta Schira, che sul Corriere della Sera di sabato guida alla scelta dei locali milanesi pet friendly, dove cioè in cui si può consumare uno spuntino in compagnia degli amici a quattro zampe. Ma avvisa: “Molti chef e patron celebri continuano comunque a storcere il naso”. @ Rosso, beverino e al secondo posto tra i cocktail più bevuti al mondo. E’ l’identikit del Negroni, il drink inventato a Firenze e reso celebre anche dalla sua variante “sbagliata” celebrato sul Giornale di sabato da Maurizio Bertera e Marco Zucchetti, che scrive: “Una delle ingiustizie più lancinanti della storia, persino peggiore del mancato Pallone d’Oro a Franco Baresi, è che nessuno abbia ancora insignito il Negroni del Nobel per la Pace”. @ Da leggere, sul Giornale di oggi anche il reportage a firma di Stefano Filippi sui “bunker del formaggio”, vere e proprie casseforti create dai produttori emiliani per difendere il Parmigiano dalle recenti razzie che hanno causato 500mila euro di danni e privato i produttori di oltre 20mila forme nel giro di pochi mesi. @ Consigli letterari da parte di Emanuele Bottiroli,  che su QN nella rubrica 45° parallelo invita alla lettura del libro “Il marketing delle cantine aperte” della produttrice di vino e presidentessa nazionale delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini. Un volume il cui oggetto è il mondo del vino alla sfida del turismo “Una dimensione ancora molto poco capita e sfruttata in Italia”. 

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