Prati da Bere. Nel nome, c'è tutta la filosofia di questo progetto, scaturito dalla passione Cristina Camilli e Paolo Pellegrino. Lei, titolare di un ormai storico pub di Torre Pellice, il Britannia. Lui guida escursionistica e architetto. Compagni anche nella vita, negli anni hanno maturato un'approfondita conoscenza delle erbe. Così, circa 8 anni fa, hanno deciso di mettere i profumi della Val Pellice, la loro valle, in bottiglia. “Abbiamo cercato di farlo nel modo più semplice possibile. Come stofinare un rametto di timo tra le dita o, portare le foglie di melissa al naso” racconta Cristina. È nata così, nel 2022, una linea di 24 prodotti, usciti tutti assieme, dopo anni di esperimenti. “La natura è così ricca, ci siamo detti, che non possiamo limitarla a pochi prodotti”.
La linea, come detto, è composta da 24 liquori. La maggioranza sono proposti in purezza (un singolo ingredienti). Altri hanno due o più ingredienti, molto spesso un erba o un frutto accompagnato da una spezia. Il gioco dell'assaggio è divertente. Perché è raro poter sperimentare, uno a fianco all'altro, le diverse sfumature di una stessa famiglia. Cosa cambia tra l'abete, il larice e il pino mugo? Il primo è senz'altro il liquore più delicato, al contrario del larice, più balsamico e distintivo. Come caratteristico è il pino mugo, non intensissimo, ma decisamente peculiare.
Se il liquore alle resine alpine ha una nota erbacea, di finocchietto, molto piacevole, è curioso assaggiare liquori come quello all'ortica – potente, erbaceo, di carattere – o l'Amaro Danzante, intrigante composizione di rosmarino e lavanda. “Tra i nostri preferiti, ne ricordo tre. Il Ricciolo, alle castagne, perché sono un simbolo della nostra valle, ed essere riusciti a trasformare la castagna in un liquore molto delicato è motivo di orgoglio. Il Badola, che in dialetto è l'amico sprovveduto che ti sostiene, proprio come questo amaro consolatoria, che vede la dolcezza del'arquebuse (o tanaceto) e la sferzata del pepe. E infine quello al timo serpillo, perché ricorda più di tutti i nostri prati”. Da provare anche il Volante, connubio di 8 erbe, amaro e balsamico il giusto. Così come l'Elettra, connubio tra l'arancia e le conifere, un amaro molto versatile, in cucina e in miscelazione, per esempio in uno spritz dal carattere alpino.