Previsioni sull'olio, questioni di burro e il rilancio del vino italiano in Cina

04.09.2017

Poco olio, ma di grande qualità”. La siccità degli ultimi mesi ha messo a dura prova la raccolta olivicola nazionale, con picchi negativi soprattutto nelle regioni del Centro Italia. Secondo le previsioni di Unaprol, la produzione complessiva sarà di 220mila tonnellate - pari alla pessima campagna dello scorso anno - ma la qualità dell’olio quest’anno sarà altissima. I consumatori dovranno fare i conti con prezzi che rimarranno ancora alti e con una sempre più forte dicotomia tra prodotto commerciale e prodotto qualità. E le importazioni continueranno a crescere (La Stampa) @ “Il burro non si vanta di essere italiano al 100%”. Lo scrive Attilio Barbieri, che su Libero di domenica riporta l’esito di una “prova di tracciabilità” eseguita su diverse tipologie di burro vendute nei supermercati. Il risultato è che solo 3 confezioni su 19 dichiarano in modo evidente l’origine nazionale. “Che spesso è ben nascosta in mezzo ad altre diciture”. @ La pasta? Meglio integrale. Gioia Locati su ilGiornale di sabato spiega come oltre il 50% degli italiani preferisca il grano non raffinato, che tra i vantaggi ha un maggiore apporto di fibre e la cosiddetta “calma insulinica”, riduce cioè gli scompensi glicemici nelle ore successive ai pasti. @ Alibaba lancia il vino italiano con una settimana di offerte speciali. Grazie a una collaborazione con il ministero dell’Agricoltura, per tutta la settimana il colosso cinese dell’ e-commerce promuoverà le aziende vitivinicole nazionali con una vetrina speciale sul suo negozio online. L’obiettivo? Aumentare la quota di mercato delle oltre 120 aziende che hanno aderito. (Repubblica) @ Auguri alla Viticoltori Associati di Vinchio e Vaglio Serra. La cantina sociale piemontese lo scorso sabato ha celebrato i suoi primi 30 anni di attività tra assaggi della storica etichetta di Barbera “Vigne Vecchie” e una serie di riflessioni. “Fecero passare il concetto che la qualità si fa in vigna” ha ricordato il presidente della Viticoltori di Vinchio e Vaglio Renzo Giordano, mentre per il presidente del Consorzio Barbera d’Asti, Filippo MobriciLa cantina sociale è oggi un modello da seguire per molte cantine”. (La Stampa)

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