Processo ai vegani e trappole nascoste in etichetta

07.02.2017

Ma il vegano, ce la fa? E’ il quesito con cui Repubblica di stamane apre il suo “processo” alla dieta ethical chic seguita da chi ha scelto un’alimentazione senza vitamine, proteine e sali minerali. E mentre l’Istat inserisce nel suo paniere i prodotti vegani, sono molti gli esperti che mettono in guardia dalle carenze della dieta vegetariana in genere, tradizionalmente priva di vitamina B12, calcio, ferro e zinco. Lacune alimentari che possono in parte essere colmate con l’introduzione giornaliera di cibi tra cui uova e latte, grassi e condimenti, semi e frutti a guscio, legumi, patate e cereali. (Repubblica) @ Dalla dieta vegetariana alle trappole nascoste in etichetta. Su Libero di stamane il dottore Luca Bernardo invita a fare attenzione alla dicitura “Senza zuccheri aggiunti”. E partendo dalla distinzione tra confetture e marmellate spiega: “Significa che al prodotto non deve essere aggiunto zucchero, ma neppure dolcificanti come succo di mela, succo d’uva concentrato, malto di mais o sciroppo di riso. (…) La scritta può essere utilizzata solo per prodotti che contengono al massimo mezzo grammo di zucchero per 100 g o ml di prodotto. E la legge è chiara: per usare questo claim, il prodotto non deve contenere zucchero. Quindi nel caso di marmellate o confetture - ad esempio - diventa inammissibile indicarlo in etichetta”. (Libero)

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