C’è soddisfazione e si respira ottimismo nelle terre del Prosecco. Il motivo è presto detto. Quella che si è appena conclusa è una delle migliori vendemmie degli ultimi anni. Clima favorevole, qualità e sanità dei grappoli straordinaria, oltre alla nota e affascinante vocazione del territorio, hanno fatto sì che i tanti che lavorano bene, ora, in cantina, abbiano un vino ricco e dal grande potenziale, dall’intensità olfattiva importante, e dalla suggestiva carica aromatica.
A questa vendemmia felice, di questa terra da cui nasce una delle bandiere del bere bene italiano, brindiamo con un’interpretazione di Prosecco che ci ha conquistati. È il frutto dell’incontro felice tra Albino Armani, erede di una famiglia le cui sorti si intrecciano con vigne e botti sin dal 1607, e oggi alla guida di cantine in Trentino, Friuli Venezia Giulia, e Veneto, sia in Valpolicella, sia nella Marca Trevigiana, e un giovane enologo, Maurizio Donadi. Il risultato è Casa Belfi (tel. 0457290033), cantina in quel di San Polo di Piave (Tv), dove l’attività rispecchia il loro comune sentire, che li vede nel lavoro di coltivazione di vigneti e uve e nella produzione dei vini, ispirarsi al rispetto della tradizione e della naturalità.
La filosofia che li muove, nelle parole di Rudolf Steiner, il padre dell’agricoltura biodinamica: “Tutta la natura sussurra i suoi segreti a noi attraverso i suoi suoni. I suoni che erano precedentemente incomprensibili alla nostra anima, ora si trasformano della lingua espressiva della natura”. Di notevole spessore qualitativo, tutta la produzione, realizzata seguendo i protocolli certificati della coltivazione biologica e del vino biologico. Ne è formidabile esempio il Colfondo, vino che, come dicono loro, è “prosecco come lo bevevano i nostri nonni”. Di colore giallo oro, luminoso, alla vista ha perlage fine e continuo, è leggermente torbido se si agita la bottiglia, mentre al naso è fine e intenso, con note floreali e sentori fruttati, con profumi di agrumi, lievito, crosta di pane e mandorle, mentre al palato è di buon corpo, fresco e perfettamente equilibrato, dal sorso armonico e di lunga persistenza. Un bicchiere “autentico” con cui è una goduria brindare alla bella vendemmia!